Portare la RWC in Italia. Lo vuole fare Alfredo Gavazzi in caso di vittoria alle elezioni del 15 settembre. Ma qualche perplessità c’è
La campagna elettorale entra nel vivo degli ultimi giorni. E come ogni campagna elettorale che si rispetti non mancano gli annunci choc o comunque clamorosi. Qualche giorno fa Gianni Amore aveva detto che in caso di sua vittoria l’Italia sarebbe uscita dal Pro12, oggi la Tribuna di Treviso ci fa sapere che Alfredo Gavazzi promette la candidatura ai Mondiali 2023: «Per il 2015 ed il 2019 non eravamo pronti, ma perquella data sì. Usando gli stadi del calcio». Ricordiamo che la FIR aveva presentato un dossier per la RWC2015 ed era stata battuta nel rush finale dall’Inghilterra.
Desta invece qualche perplessità la volontà di usare gli stadi di calcio, che sarebbe la soluzione più logica e naturale, ma visto le recentissime disavventure con gli stadi di Milano, Torino e Bologna negati alla nazionale di rugby perché proprio le società calcistiche si sono messe di traverso… Insomma i dubbi di poterlo fare rimangono tutti, tanto più in un periodo dell’anno (settembre e ottobre) in cui alla partenza della Serie A si sovrappongono le Coppe Europee. Ma saremmo ovviamente felicissimi di essere smentiti, anche se da queste parti la disponibilità mostrata dai club della Premier League (la massima serie calcistica inglese) verso il Mondiale 2015 sembra essere qualcosa di simile a un sogno. Almeno per il momento.
Ricordiamo infine che alla RWC2023 sarebbero interessati Irlanda, Russia, USA e – forse – Argentina.
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