Il candidato alla presidenza fa sapere che la domanda per avere una terza franchigia italiana è stata presentata al board celtico
Ieri una promessa, quella di portare in Italia il Mondiale del 2023, oggi un annuncio. Leggiamo infatti dalle pagine del Giornale di Brescia oggi in edicola: «Abbiamo già depositato presso il board della Celtic League la domanda per una terza franchigia italiana con potenziale sede a Roma». A parlare è il candidato alla presidenza FIR Alfredo Gavazzi, l’uomo che parte con i favori dei pronostici per le elezioni di questo sabato (gli altri due candidati sono Gianni Amore e Amerino Zatta). Almeno sulla carta.
E qualche perplessità la lascia questa dichiarazione. Come le fattibilità economiche e tecniche di una terza franchigia: abbiamo giocatori a sufficienza per sostenere tre rose a quel livello? Con quali soldi? Ci sono degli sponsor privati? Ovviamente tutti speriamo che a quest’ultima domanda la risposta sia un sì, ma finora di aziende disposte ad entrare in questo mondo non ne abbiamo viste. Complici anche le oggettive difficoltà economiche generali.
Che poi si stesse pensando a come possibile sede Roma, era questa una voce che girava da tempo. E la scelta – se davvero dovesse essere messa in piedi la terza franchigia – non potrebbe essere migliore.
Un’ultima cosa: Gavazzi dice “abbiamo”, senza però specificare il soggetto. In teoria – e crediamo anche in pratica – una domanda simile deve presentarla la Federazione. Significa che siamo già così avanti nel progetto o siamo ancora nel momento dei colloqui informali?
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