Si va verso un compromesso tra inglesi e resto d’Europa. E a perderci potrebbe essere proprio l’Italia
Da un lato c’è “l’abbandono” ormai palese da parte dei club francesi delle posizioni più oltranziste circa la riforma dei criteri di accesso all’Heineken Cup. A fare la faccia cattiva sono rimasti solo gli inglesi. Dall’altro, sempre dalla Francia, arrivano segnali di guai per la rappresentanza italiana nel maggiore torneo continentale per club.
Andiamo con ordine: ieri a Parigi c’è stata la presentazione dell’Heineken Cup 2012/2013 (l’8 ottobre tappa a Roma, allo Stadio Olimpico) e già in mattinata il Tolosa ha fatto sapere tramite il suo presidente che anche dopo il 2014 il club sarebbe rimasto assieme alle celtiche, quale che sia la forma che assumerà l’Heineken Cup. Qualche ora e arriva la seconda botta all’ormai ex alleanza franco-inglese quando l’attuale presidente dell’ERC Jean-Pierre Lux (un francese…) ha definito “illegale” il recente accordo televisivo tra Premiership e BT, qantomeno nella sua parte riguardante le coppe europee. Inglesi che sono quindi rimasti da soli a fare la guerra alle celtiche e che fanno circolare voci di un possibile agreement con la SARU per un torneo anglo-sudafricano. Rumors non nuovi in realtà, anzi, se ne parla da mesi, ma mai decollati veramente.
Si va verso una composizione del contrasto ma il compromesso potrebbe costare caro all’Italia, che potrebbe perdere una delle poltrone in Heineken Cup. Nonostante in FIR si cerchi ovviamente di evitarlo, la cosa parrebbe al momento quasi inevitabile. E il presidente del Clermont Jean-Marc Lehrmet lo dice fuori dai denti, come racconta la Gazzetta dello Sport oggi in edicola: “Due club italiani in Heineken Cup? Non sono sicuro sia giusto”.
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