Un impiego dell’estremo dei Saints nella “nazionale” della Gran Bretagna a Rio 2016?
Nel 2016 a Rio de Janeiro le Olimpiadi riabbracceranno il rugby, nella sua versione a 7. Le nazioni più evolute in questo codice hanno già stabilito i programmi di avvicinamento a quell’impegno. Al di là della Manica c’è da capire ancora come si presenterà la Gran Bretagna, che nel rugby è “separata” tra Inghilterra, Scozia e Galles ma ai Giochi si presenta unita.
Ad ogni modo l’idea che circola a quelle latitudini sarebbe quella di “aggiungere” qualche giocatore di rugby a XV (con un passato nel Seven) all’ossatura delle nazionali di categoria. Nelle scorse settimane si è parlato di George North, di Chris Ashton o di Alex Goode ma ora a Londra e dintorni il nome caldo è quello di Ben Foden. E l’estremo dei Saints si dice entusiasta dell’opportunità: “Se mi piacerebbe andare alle Olimpiadi? Certo, dovrei allenarmi di più ma farei tutto il necessario per esserci”. Foden ha già giocato in passato per la nazionale inglese di Seven.
Una ipotesi che però non piace a Ben Ryan, attuale ct della nazionale a 7 di Sua Maestà e principale candidato a guidare quella della della Gran Bretagna a Rio de Janeiro: “Da un lato è bello che giocatori simili si mettano a disposizione, dall’altro troverei insultante una loro scelta a discapito di chi invece gioca sempre con quella formula. La Gran Bretagna dovrà essere interamente formata da giocatori di Seven”.
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