Si era parlato di possibili permit players tra club di Eccellenza e quelli che giocano in Challenge. Ma tutto tace
Sulla questione dei permit players, o comunque del possibile utilizzo da parte di altri club dei non pochi giocatori delle due franchigie celtiche che rimangono fermi durante il fine settimana perché non convocati, abbiamo scritto qualche giorno fa. Una manciata di ore e sulle pagine del Resto del Carlino di Rovigo Andrea Nalio scrive un articolo che non fa che confermare l’estrema necessità di cambiare le regole attuali. La prossima settimana iniziano infatti le coppe europee e le quattro italiane impegnate in Challenge Cup – Calvisano, Mogliano, Rovigo e Cavalieri Prato – speravano di poter ricorrere ad alcuni atleti degli altri club dell’Eccellenza che in quelle occasioni osserva dei turni di riposo. In pratica lo stesso sistema (comunque criticato e perfttibile) utilizzato dalle due franchigie celtiche con le società del massimo campionato italiano nel corso delle finestre internazionali, quando sono letteralmente saccheggiate dalla nazionale.
Rassicurazioni in tal senso erano state date negli scorsi mesi, ma a oggi – secondo quanto racconta Nalio – tutto tace sia da parte della FIR (che dovrebbe fare da “intermediaria” a questi passaggi temporanei) che dal board internazionale, che probabilmente se non pungolato dalla Federazione non si muove. Nulla sembra muoversi e a una decina di giorni scarsi dal kick-off delle coppe sembra difficile che ci sia ancora lo spazio e il tempo per intervenire.
Un’altra opzione che si potrebbe prendere in considerazione sarebbe anche la possibilità per i club impegnati in Challenge Cup di poter utilizzare qualche atleta della due franchigie celtiche non convocato per gli impegni di Zebre e Benetton Treviso in Heineken Cup. Ma sembra che anche in questo caso nessuno ci abbia ancora pensato.
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