Gara equilibrata nel punteggio, ma al fischio finale il risultato premia gli ospiti che portano meritatamente a casa i 4 punti
Sotto un sole decisamente più primaverile che autunnale l’Heliantide fa il suo esordio in campionato ospitando il Benevento di Alessandro Gramazio: il XV reggino non vuole deludere le aspettative createsi nell’ambiente dopo i rinforzi estivi e vuole partire forte fin da subito, mentre i neopromossi campani affrontano la loro prima trasferta decisi a dimostrare sul campo di meritare la serie B. Agli ordini dell’arbitro Sig. Dellino di Bari la gara si svolge corretta in campo e rimane equilibrata nel punteggio, ma al fischio finale il risultato premia gli ospiti che portano meritatamente a casa i 4 punti.
Con qualche minuto di ritardo, la partita ha inizio: primissime azioni di marca Heliantide che parte con una buona pressione e guadagna un calcio di punizione da mischia chiusa, non calcia ma gioca veloce e perde il possesso del pallone; da una touche all’altezza dei 30 metri avversari nasce un calcio di punizione per un fallo sul saltatore giallonero, il calcio è piazzabile, l’estremo Valenti mira i pali ma il pallone termina a lato; si vedono poi gli ospiti bravi a rubare una touche nei 22 reggini, ma i padroni di casa respingono l’attacco; da un fuorigioco sannita nasce la seconda occasione per Valenti dalla piazzola, ma anche stavolta il giovane calciatore non centra i pali; gli ospiti reagiscono e dopo una lunga azione multifase guadagnano un calcio di punizione per un placcaggio al collo che costa alla seconda linea reggina Di Francia il cartellino giallo: l’estremo Esposito calcia ma colpisce il palo, la difesa annulla in area di meta e si riparte dai 22; sulla ripartenza un ingresso laterale nella ruck costa ai gialloneri un altro calcio di punizione: stavolta Esposito non sbaglia e porta il Benevento avanti 0 – 3 quando siamo al 22° minuto. Da una touche biancoceleste sulla linea dei 22 metri Heliantide nasce una bella azione alla mano fermata da un fallo nella ruck: padroni di casa graziati dall’errore del calciatore sannita che non trova la touche ai 5 metri e spedisce il pallone direttamente oltre la linea di pallone morto; stesso errore pochi minuti più tardi per l’apertura reggina Romano, che spreca una possibile touche nei 22 avversari calciando il pallone laterale oltre l’area di meta; non rischia invece poco dopo, quando da un fuorigioco a centrocampo guadagna una touche sicura al limite dei 22 avversari: la maul che ne nasce avanza compatta e consente a Di Francia, rientrato da appena 2 minuti dal cartellino giallo, di sgusciare via col pallone in mano e di schiacciarlo alla bandierina, segnando così al 31° minuto la prima meta dell’incontro che porta i padroni di casa avanti per 7 – 3, grazie anche alla trasformazione di Valenti. Non passano neanche 5 minuti e il Benevento con un’azione che parte da metà campo sfonda la prima linea di difesa e altrettanto facilmente con un paio di fasi veloci arriva alla meta con Racioppi; niente trasformazione da posizione angolata e risultato sul 7 – 8 in favore dei campani; gli ultimi minuti del primo tempo sono caratterizzati da errori da una parte e dall’altra, con la mischia reggina protagonista in negativo con ben tre touche consecutive perse e i sanniti che non subiscono ma neanche ne approfittano commettendo a loro volta diversi errori individuali e di gestione del pallone. Il primo tempo si chiude sul risultato di 7 – 8.
Il secondo tempo si apre con il calcio di ripartenza di Romano raccolto al limite dei 22 dalla difesa biancoceleste che commette un tenuto a terra: il capitano Sorbara indica all’arbitro i pali, Valenti sistema la piazzola e calcia, la posizione è angolata e il pallone finisce a lato alla sinistra dei pali; ad’inizio ripresa sono tuttavia gli ospiti ad essere padroni del gioco, si fanno notare per il fisico oltre che per le giocate fluide dei trequarti, rompono spesso i placcaggi e guadagnano terreno mettendo in difficoltà la difesa reggina che riesce comunque a cavarsela seppur con affanno, salvo poi sprecare le ripartenze come al 6° minuto quando da un pallone recuperato e calciato in up & under un fuorigioco regala ai sanniti la possibilità di aumentare il vantaggio: da circa 30 metri Esposito non sbaglia e fissa il risultato sul 7 – 11. Benevento ruba l’ennesima touche ma commette in avanti, in mischia il pack reggino ha la meglio e guadagna un calcio di punizione in posizione centrale a 40 metri dai pali: la distanza e il vento contrario non spaventano Valenti, che mette a segno altri 3 punti che riportano i gialloneri sotto 10 – 11. La partita è adesso rotta, si assiste a vari capovolgimenti di fronte anche se non si segnalano chiare occasioni da meta a parte qualche incursione reggina nei 22 metri avversari che però non ha fruttato punti; tre punti che arrivano invece poco dopo per i padroni di casa grazie a un calcio del solito Valenti da posizione centrale, per un fallo causato da un fuorigioco della difesa ospite: al 19° il punteggio è di 13 a 11 . Riparte il Benevento e il calcio da centrocampo viene recuperato dalla difesa reggina che commette però un tenuto e concede la possibilità ai sanniti di riportarsi subito avanti: stavolta l’estremo Esposito sbaglia il calcio da posizione favorevole; l’Heliantide ringrazia e riparte. Diverse azioni concitate animano adesso il numeroso pubblico accorso allo stadio di San Cristoforo, anche se per la segnatura successiva bisogna aspettare il 28° minuto, quando i reggini cadono oltre il punto d’incontro e commettono fallo regalando un calcio facile, dalla linea dei 22 metri, che Esposito non sbaglia. Il punto di vantaggio per gli ospiti (13 – 14 ora il risultato) dura solo due minuti, perchè al 30° è Valenti a centrare nuovamente i pali portando i padroni di casa avanti per 16 – 14; ma l’altalena non si ferma qui, e sulla ripartenza gli ospiti recuperano palla e il mediano d’apertura Piscopo inventa un drop da 30 metri che riporta i suoi in vantaggio di un punto, 16 – 17. Da una touche rubata a centrocampo i padroni di casa attaccano palla in mano e guadagnano metri, in ruck viene fischiato fallo al placcatore sannita che non rotola via e i reggini hanno la possibilità di riportarsi avanti a 5 minuti dal termine: da 40 metri il piede caldo di Valenti è preciso e centra i pali, risultato adesso di 19 – 17; ma non è finita qui. Il drop di ripartenza è catturato dalla difesa di casa, ma i biancocelesti salgono rapidi e spingono il portatore di palla fuori dal campo guadagnando la rimessa laterale all’altezza dei 22 metri; la touche sannita funziona, la difesa reggina meno e commette ancora una volta fallo in posizione facile per piazzare: dall’interno dei 22 Esposito non può sbagliare, e al 37° porta i suoi avanti per 19 – 20. I reggini provano a recuperare la partita, l’occasione per il ribaltone finale arriva a tempo scaduto per un fallo commesso a 40 metri dalla linea di meta: bisogna provare a calciare. Valenti non ci pensa su due volte e sistema il pallone sulla piazzola: breve rincorsa e calcio che è ben indirizzato ma è corto, questione di centimetri. Il fischio finale dell’arbitro lascia spazio alla gioia dei campani per la vittoria all’esordio, e all’amarezza dei reggini, consapevoli di aver perso una partita giocata sì punto a punto, ma sicuramente al di sotto delle loro potenzialità prima ancora che delle loro e altrui aspettative.
Questione di centimetri e staremmo qui a parlare, forse, di un’altra partita; ma è andata così, e forse era giusto andasse così: è stata una partita equilibrata nel punteggio, ma la vittoria i ragazzi di Benevento l’hanno meritata giocando una partita solida in difesa, con i trequarti con le idee chiare in testa e i meccanismi di gioco ben oleati, con gli avanti che hanno fatto valere il proprio peso guadagnando sempre terreno nei contatti. L’Heliantide è sembrata a tratti una squadra con poche idee, i troppi falli e i tanti errori hanno sicuramente condizionato la gara ed è mancata la giusta tensione mentale per lottare lucidamente su ogni pallone; buona la prova al piede di Valenti nonostante i quattro errori, i suoi 14 punti hanno comunque tenuto vivo il punteggio, così come quella del suo diretto avversario Esposito; meno bene in touche gli avanti reggini, così come i trequarti che hanno offerto poco gioco alla mano e hanno mostrato qualche lacuna difensiva. Ci sarà tempo per migliorare e correggere gli errori, il campionato è lungo ed è appena comiciato. Nel complesso la partita è stata comunque equilibrata, corretta ed emozionante: un bello spot per il rugby.
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