Ancora una volta il seconda linea risponde alla chiamata della nazionale e rimanda nuovamente il suo addio al rugby giocato
Doveva ritirarsi tra la fine del Super Rugby e la prima sfida del Rugby Championship. Invece Nathan Sharpe è stato convinto – causa forza maggiore, traduciamo: una incredibile serie di infortuni – a giocarsi tutto il torneo. Con la vittoria in quel di Rosario in Argentina la sua carriera doveva finire. Doveva. Perché quelle cause di forza maggiore sono ancora lì e nonostante il risultato dell’ultima gara questa Australia ha ancora un gran bisogno di un uomo della sua esperienza. E così il buon Sharpe ha ceduto nuovamente alle richieste di federazione australiana e ct: ha deciso di posticipare nuovamente il suo ritiro dai campi e verrà in Europa in novembre per i test-match. A Firenze contro l’Italia, il 24 di quel mese, potremo quindi ammirarlo in campo ancora una volta.
Intanto il prossimo fine settimana guiderà i wallabies contro la Nuova Zelanda nel terzo match di Bledisloe Cup. Il trofeo ormai è al sicuro nella bacheca All Blacks per quest’anno, ma l’Australia e il suo capitano – ne siamo certi – venderanno cara la pelle.
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