I giocatori più importanti hanno chiesto e ottenuto alcune modifiche. Un contratto ricchissimo per le casse della NZRU
Come era prevedibile la nuova maglia degli All Blacks ha scatenato un vespaio di polemiche, soprattutto in patria e tra i tifosi dei tuttineri. Social network e media sono stati invasi di messaggi e e-mail di protesta per la presenza del logo AIG su petto, al centro della celebre divisa. La multinazionale assicurativa ha stretto un accordo fino a maggio 2018 con la federazione neozelandese per tutte le nazionali e per un intero lustro – a partire dalla prossima settimana quando gli All Blacks a Brisbane affronteranno l’Australia – quella scritta sarà la norma.
Qualcuno però ha fatto notare che la maglia della nazionale più importante ha un logo diverso da tutte le altre: una scritta un po’ più piccola e senza riquadro a racchiudere le lettere. Tutte le altre nazionali (femminile, seven, U20, eccetera…) mostrano infatti un logo con quelle caratteristiche.
Il motivo di tale differenza è da ricercare nelle pressioni arrivate da parte dei giocatori, che volevano un qualcosa che fosse il meno invasivo possibile. A farlo sapere è stato Keven Mealamu, che ha rivelato le impressioni sue e dei suoi compagni più rappresentativi e importanti dello spogliatoio All Blacks quando il boss della NZRU Steve Tew mostrò loro la nuova maglia, ma con lettere più grosse e “cornice”: “Quando l’abbiamo vista abbiamo subito tutti pensato che il riquadro e il logo fosse troppo grande. Siamo contenti di aver ottenuto un compromesso in tal senso: quella maglia ha un enorme valore per noi e per i neozelandesi. Non volevamo porre ultimatum o dire come fare le cose, solo introdurre nella discussione un suggerimento”.
La federazione non ha rivelato l’ammontare del contratto, ma si parla di cifre altissime: rumors attendibili quantificano l’ammontare che AIG verserà nelle casse della NZRU in 20 milioni di dollari neozelandesi (circa 13 milioni euro) per ogni anno di durata del contratto. Numeri che rendono questo accordo piuttosto simile a quello che Adidas ha sempre con la stessa federazione neozelandese. E ricordiamo che stiamo parlando del più ricco contratto in essere nell’intero pianeta ovale.
E a proposito di soldi: la federazione di Wellington ha fatto sapere che il bilancio 2011 si è chiuso con profitti per 9,6 milioni di dollari neozelandesi. Un risultato ottenuto grazie ai proventi del Mondiale dello scorso anno e che ha fatto sì che la perdita registrata nel 2010 (9,4 milioni di dollari) venisse cancellata.
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