Al Vestuti in scena le due squadre di Salerno
Neanche il tempo di iniziare il campionato ed ecco che alla seconda giornata è già derby per i Dragoni gialloblù: la squadra di capitan Pierri dovrà infatti affrontare, tra le mura amiche del “Vestuti”, l’altra compagine salernitana impegnata nel campionato di serie C, il Salerno Rugby che, nella prima uscita di campionato, ha vinto con un netto 77-0 contro l’altra squadra avellinese, i Wolves.
Si tratta nello specifico della prima sfida in assoluto tra le due squadre: il roster gialloblù, caro al presidente Manzo, è infatti alla sua prima esperienza nel campionato di serie C, trattandosi di una società nata da pochi mesi e schiererà in campo, tra l’altro, la “gran parte” dei giocatori che proprio quest’estate hanno deciso di distaccarsi dalla vecchia società (il Salerno Rugby, ndr) per fondare questa nuova realtà sportiva. Per il resto dei giocatori, 20 in totale, è previsto soltanto un posto in tribuna, date le limitazioni del Salerno Rugby: infatti tutti i giocatori under 27 (età media pari a 21 anni) tesserati fino allo scorso anno con il Salerno e con il Battipaglia Rugby, non hanno ricevuto l’ok per il trasferimento dei cartellini a titolo definitivo da una società all’altra, e saranno dunque costretti a fermarsi per 18 mesi, ovvero fino a quando non avverrà lo svincolo automatico.
Sulla delicata questione, rimasta in bilico fino a poche ore fa, è voluto intervenire anche il capitano dei Dragoni, Andrea Pierri, che ha voluto sottolineare la delicatezza del match di domenica, sia per la partita in sé che per “l’altro match”, quello che si terrà fuori dal rettangolo di gioco: “Per quanto riguarda la partita, in campo so che sarà davvero dura, non tanto per gli aspetti tecnico-tattici in sè, ma soprattutto dal punto di vista mentale, visto che giochiamo contro la squadra da cui si è staccata la maggior parte dei fondatori della nostra nuova squadra, oltre alla situazione di stallo non poco scomoda in cui si ritrovano adesso questi ragazzi, costretti a stare lontani dal campo per un regolamento organico che ci vuole dilettanti ma non liberi di fare sport”.
“Fuori dal campo – prosegue capitan Pierri – sono sicuro che si assisterà solo ad un altro meraviglioso aspetto dello sport, con incitamenti dagli spalti che avranno da un lato il sapore della denuncia di una situazione assurda quale quella creatasi sia a Salerno che nell’intero mondo ovale campano (elezioni mancate per il neo-presidente del comitato regionale, ndr), e dall’altro la volontà di incoraggiarela squadra, il tutto sempre rispettando i valori di questo sport, tanto decantati ma spesso disattesi”.
Più determinato coach Indennimeo, che non dà tanta importanza al match di domenica: “Sarà una partita come le altre. E’ il derby, ma non si tratta di una partita particolarmente insidiosa”. “Per quanto riguarda l’esterno del rettangolo di gioco – prosegue Indennimeo – non posso far altro che augurarmi che ci siano comportamenti leali ed inerenti a questo sport, nonostante ci siano stati dall’altra parte comportamenti tutt’altro che sportivi”. “Credo comunque – conclude l’allenatore gialloblù – che l’intero gruppo, tesserati e non, si comporterà in modo esemplare, mostrando di poter essere tutti denominati come rugbisti quali sono da sempre: dall’altra parte non saprei, staremo a vedere”.
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