Un pubblico mai visto ha fatto da grande cornice al match
Tante emozioni quest’oggi allo stadio “Vestuti” di Salerno, dove per la prima volta in assoluto si sono affrontate le due squadre della Salerno ovale: l’Arechi Rugby, risultante come padrona di casa per questo match d’andata, ed il Salerno Rugby.
Il roster gialloblù ha avuto dalla sua il calore di un pubblico mai visto a Salerno, con tanti amici e curiosi e, purtroppo, con i 20 esodati che per l’occasione hanno voluto creare un’atmosfera diversa: cori, striscioni, musica e birre per allietare il pomeriggio dei supporters accorsi da diverse parti della provincia per dare man forte ai Dragoni.
Partita quasi sempre a senso unico per la squadra allenata dal trio Indennimeo – Falivene – Romano, con i Dragoni in possesso palla per gran parte del match ed il Salerno costretto a rincorrere: a segnare la prima meta dell’incontro è Zara, uno dei migliori in campo per l’Arechi, abile a sfruttare al meglio lo spazio offertogli dalla difesa rossoblù. Poco dopo ancora Arechi a segno, con Lambiase (man of the match) che schiaccia in meta dopo un’ottima azione corale.
Ferrazza trasforma ed è 12 a 0. Accorcia le distanze il Salerno, andando in meta a meno di 10 minuti dal termine della prima frazione di gioco, ma poco prima del fischio dell’arbitro è ancora l’Arechi ad andare in meta con Lambiase. Si va al riposo sul punteggio di 17 a 5.
Nel secondo tempo continua l’assalto dei Dragoni, con Ferrazza che segna la quarta meta e dà l’impressione di aver messo “in ghiaccio” il match: bravi i ragazzi del Salerno Rugby a smentire le aspettative, segnando 2 mete in 10 minuti ed avvicinandosi pericolosamente al pari: risultato di 22 a 17 per i Dragoni. Risultato destinato a cambiare poco dopo, nuovamente con Zara, che schiaccia in meta per la quinta volta in favore dell’Arechi. Ferrazza trasforma ed è 29 a 17. C’è tempo per un’altra meta dell’Arechi, la terza di Lambiase, che sfrutta lo spazio al largo lasciatogli a disposizione da una stanca difesa del Salerno Rugby. Ferrazza trasforma, e mette il punto esclamativo sul match.
36 a 17 il risultato finale di un match giocatosi sia dentro che fuori dal campo: i 20 esodati hanno voluto più volte puntualizzare dagli spalti la propria volontà di non andare mai contro lo spirito del rugby, inossidabile e intoccabile a prescindere dagli avvenimenti, ma nonostante ciò alcuni episodi hanno lasciato intendere che le intenzioni non erano le stesse dall’altra parte.
Al termine dell’incontro c’è stato il tempo per raccogliere alcune dichiarazioni di coach Francesco Muotri, l’allenatore del Salerno Rugby, che ha utilizzato parole d’orgoglio per definire la prestazione dei suoi: “Abbiamo giocato con ragazzi classe 94 e 95, e siamo riusciti a tener testa ad una squadra che dalla sua aveva il grande vantaggio di poter contare su ragazzi che, alle loro spalle, hanno oltre 15 anni di rugby giocato”. “Il fattore fisico – sottolinea Muotri – è stato determinante durante l’intero match, la predominanza degli uomini dell’Arechi è stata ovvia sin dalle prime battute e si è consolidata durante tutto il match”. “Abbiamo comunque un campionato in salita – conclude l’allenatore del Salerno Rugby – e speriamo di poter migliorare ulteriormente”. Sulla presenza degli esodati sugli spalti: “C’è stato tanto pubblico, tra cui tanti ragazzi che prima hanno giocato con noi e che recriminano ciò che non gli è dovuto. Se loro hanno il diritto di andare a giocare dove vogliono, i proprietari dei cartellini hanno il diritto di non darglielo. Andandosene via in 30 (l’intera seniores, under e over 26 ndr) hanno creato un danno alla nostra società, ma riusciremo a superare questo momento”.
Molto soddisfatto l’allenatore-giocatore dell’Arechi Rugby, Luciano Indennimeo: “É stata una bella giornata di sport, per noi. Ovviamente il tutto è stato rovinato dal fatto che ci sono tanti ragazzi che non possono giocare, ma la partita vinta costituisce sicuramente un fattore d’orgoglio per noi. Abbiamo giocato una buona partita, ma dopo aver segnato la quarta meta ci siamo rilassati un po’ troppo e ne abbiamo subito le conseguenze, lasciando segnare 2 mete ai ragazzi del Salerno, ai quali faccio i miei complimenti. Abbiamo potuto comunque rimettere in piedi la partita ed assicurarci la vittoria, e questo è ciò che conta”. Sull’esperienza dei giocatori schierati in campo dall’Arechi, fattore determinante per la vittoria secondo coach Muotri: “Questi ragazzi che hanno giocato con tanta esperienza fanno parte di un progetto che avrebbe dovuto permettere a tantissimi ragazzi di crescere e di giocare a livelli ancor più alti. Purtroppo ciò non è possibile a causa dell’antisportività della squadra avversaria. Nel Salerno Rugby giocano ragazzi di 17-18, autorizzati dai genitori ma ancora inadatti ad un intero campionato di serie C, proprio ad evidenziare la volontà di fare il possibile per bloccare altri 20 ragazzi di Salerno e provincia che non vorrebbero nient’altro che la possibilità di giocare a rugby dove e come vogliono”.
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