“Non siamo stati invitati”, non siamo cioè stati all’altezza. Così il coach bianconero, che però è sicuro: “siamo sulla strada giusta”
Una sconfitta che fa male, come non potrebbe essere altrimenti. Le Zebre a Biarritz si sono inchinate al cospetto della squadra francese in una gara che è un po’ la fotocopia di quelle finora giocate dalla franchigia italiana in questo primo scorcio di stagione: grande grinta e volontà, una difesa piuttosto positiva, ma anche tanti errori e l’incapacità di fare davvero male quando si arriva nei pressi dei 22 metri avversari.
Una situazione di cui il direttore tecnico della squadra italiana è ben conscio, e non si nasconde dietro a nessun dito. Così con la stampa francese dopo la partita con la squadra basca usa una espressione transalpina – “non ci hanno invitato” – per dire che i suoi ragazzi non sono finora stati all’altezza della situazione, anche se la strada è quella giusta: “Il nostro obiettivo quest’anno non può che essere quello di guadagnare credibilità, di esistere. Quando dissi che non siamo stati invitati dicevo la verità, non ero intossicato da chissà che… Avete visto il nostro livello, tutti hanno potuto vedere che non siamo stati invitati, non ancora almeno”.
Poi Gajan parla dell partita con il Biarritz: “Nonostante le condizioni climatiche davvero difficili (“dantesche” le ha definite il Midi Olympique, ndr) ha giocato bene, con una buona trasmissione del pallone, senza sbagliare troppo. Lo scarto tra le due squadre (la partita è finita 38 a 17, ndr) è quello giusto”.
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