L’allenatore respinge al mittente le critiche sulla mancanza di anima nel progetto-Zebre
Alessandro Troncon non è uno che le manda a dire. E non lo fa nemmeno con Michele Ceparano, giornalista della Gazzetta di Parma a cui ha rilasciato una intervista prima di partire per il Galles, dove nel fine settimana le Zebre affronteranno gli Scarlets.
E così, dopo aver tenuto botta al momento difficile della franchigia federale (“non è un momento positivo sotto il profilo dei risultati. Si deve però continuare a lavorare sempre di più”), attacca i detrattori che accusano i bianconeri di essere una sorta di esperimento costruito in laboratorio, senza anima: “Se altri hanno un’anima – dice l’ex mediano di mischia azzurro – a me fa piacere per loro. Però ciò che dicono gli altri non mi interessa. Noi viviamo qui e lavoriamo per far sì che questa realtà diventi la migliore possibile per il rugby. La velocità con cui le Zebre sono state create non deve essere una scusa. Il progetto è ambizioso e continuiamo a lavorare per realizzarlo”.
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