Il simpatico racconto di un “sopravvissuto”
Mercoledì sera a Mellaredo mi sono trovato con altri sedici scatenati…
Uscito dagli spogliatoi con passo da duro e sguardo truce me ne frego se la pioggia scende quasi in orizzontale per via del vento a dieci nodi. Comincio a correre e vorrei dire al mio compagno di corsa “Orgoglioso di essere qui” ma alla seconda “o” di “orgoglioso” una ventata mi entra nello stomaco e non mi permette di continuare… per fortuna che la seconda, più forte, mi sblocca il tutto direttamente dal cu.o.
Nel lato lungo verso Padova la corsa è straordinariamente leggera e veloce e verso metà campo mollo uno sputo che becca sulla coppa Kela che si trova venti metri più avanti.
Arrivato al lato lungo verso Mirano faccio due passi in avanti e uno indietro… con fatica arrivo a metà campo e molto intelligentemente mi sputo direttamente sugli occhi.
Allora entro in campo per un po’ di ”vero rugby”…
Praticamente la palla ha un’anima sua propria, autonoma nei movimenti e nelle decisioni. Devo averla toccata una volta e chiaramente in avanti…
Sempre meglio che GHEPROVO che ad un certo punto, con aplomb tutto anglosassone, dichiara di voler lasciare anzitempo il campo, salvo poi essere calorosamente trattenuto dai compagni forti dell’ignobile principio che “più sbaglia un altro, meno si vede che sbaglio io”… Da segnalare due distinte arate di campo effettuate prima da GNAMCAT e poi da POMI con fine corsa direttamente di testa sul canale di scolo attiguo al campo.
Doccia caldissima e cena dove in un’ora, forti delle duecento calorie consumate, ne assumiamo quante ne assume uno scaricatore di porto durante tre giorni di duro lavoro… Caffè, ammazza caffè e ammazza ammazza caffè.
Rientro in mensa dove CHEF sta tagliando una torta a mattonelle di 20 cm per 20 cm per 4 di altezza… CHEF non sarà ancora pratico con la palla ovale ma con i dolci…
A fine serata show di JENA PLINSKY che mette, senza saperlo, il cellulare nella borsa di un altro (CAVAETA) e poi fa telefonare a tutto il mondo per rintracciarlo.
Chi non ha fatto i “cinque minutini” è stato bloccato da POMI, ormai in debito di ossigeno per via dell’aratura, per una riunione di intelligenti (ETA BETA, HAIMAN, KELA) e di belli (PAUSA CANNELLUM, POMI, KELA) direttamente dentro il baldacchino dei biglietti. In venti minuti sono stati decisi e programmati 4 anni di tornei e feste finché KELA non si è rompe i coglioni e ci manda tutti “in mona”.
Ritenendo che fosse beneaugurante, tutti di corsa a casa ma al solito la mandata era fatta in senso lato… anche perché, viste le condizioni, è stato meglio così (almeno l’onore è salvo…).
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.