A giugno l’allontanamento dal ruolo di head coach nella franchigia sudafricana, ma la causa va avanti e finora sta vincendo l’allenatore
Lo scorso giugno a Johannesburg ci fu un vero e proprio ribaltone tecnico. L’head coach dei Lions John Mitchell venne sospeso con effetto immediato dalla franchigia di Super Rugby: a far muovere la società furono le ampie e articolate denunce contro i suoi metodi poco ortodossi da parte dei giocatori. Un problema non nuovo per l’ex ct degli All Blacks, che ha vissuto qualcosa di simile anche nel 2008, quando era allenatore di Western Force. Il posto di Mitchell venne preso dagli assistenti, Carlos Spencer e Johann Ackermann. I Lions sono arrivati ultimi nell’ultima edizione del torneo e sono stati estromessi dalla federazione sudafricana dal Super Rugby 2013 per fare posto alla nuova franchigia, i Southern Kings.
Mitchell negli ultimi giorni è stato più volte accostato agli Sharks di Sale: dopo l’allontanamento di Bryan Redpath in Inghilterra hanno infatti pensato a lui come sostituto.
Ora però il diretto interessato fa chiarezza e annuncia che non andrà a Manchester. La sua causa infatti è ancora in corso: su 15 casi di episodi “incriminati” è stato trovato “innocente” nei sei finora esaminati. Ne mancano nove e lui ha le idee chiarissime: “Rivoglio il mio posto ai Lions, il mio futuro è in Sudafrica”.
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