Domenica la partita tra i due club d’Eccellenza di giocherà a Colorno, ma sembra che nessuno lo abbia ancora comunicato ai Cavalieri
Se l’Italia è il paese dei mille campanili, Parma – in ambito rugbistico – è una sorta di microcosmo italiano. Una città, una grande passione ovale che però si riverbera in diversi club e fazione. Che – va da sé – non è che si amino un granché.
Succede che domenica si giocherà Crociati-Cavalieri Prato, con il club toscano che dalla scorsa stagione è allenato da Filippo Frati, nocetano doc. I Crociati hanno però deciso di giocare sul campo di Colorno, anima parmigiana da sempre “avversa” a Noceto. Insomma, un po’ come essere guelfi e ghibellini nella Firenze del Trecento.
A Prato il coach dei Cavalieri non l’ha presa bene, e sul suo profilo su facebook è stato molto chiaro: “Giocare Crociati-Prato a Noceto sarebbe stata una grande occasione per dimostrare riconoscenza a chi in questi anni ha fatto tanto per Noceto e per i Crociati, una dimostrazione di stima e amicizia. Devo dedurre che tra la nuova dirigenza non c’è riconoscenza, non c’è stima e non c’è amicizia. Che tristezza…… e non venitemi a parlare del progetto Crociati, ci sono 11 partite da giocare in casa, proprio con Prato volete giocare a Colorno?”.
Ora arriva la seconda puntata della vicenda, che non è però una risposta del club emiliano all’allenatore ma un comunicato ufficiale dei Cavalieri. Ve lo proponiamo:
La squadra de I Cavalieri esprime, con il presente comunicato, il rammarico per non aver, ad oggi, ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte della società Crociati FC,riguardo al cambiamento del campo di gioco, da Parma a Colorno, riferito alla partita che si disputerà domenica prossima 11 novembre, in terra emiliana.
Siamo certi che I Crociati abbiano rispettato tutte le regole comunicando nei termini previsti dal regolamento la variazione dell’impianto; con questa nostra comunicazione ufficiale ci teniamo solo a dire che ci sono anche regole non scritte e di buonsenso che imporrebbero di mettere al corrente di questi importanti cambiamenti prima di tutto la squadra avversaria, cercando di trovare così una soluzione ottimale per tutti.
Con questo non vogliamo affermare di entrare in una decisione che spetta in ultima istanza alla formazione che ospita la gara, ma vorremmo quanto meno essere messi a conoscenza di unascelta i quali effetti ricadono anche sulla nostra Società.
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