Steve Hansen, Kieran Read, Aaron Cruden e Ma’a Nonu: questi i protagonisti neozelandesi della conferenza stampa di ogg
Tranquilli e determinati: così questa mattina Steve Hansen e Kieran Read sono apparsi così ai giornalisti questa mattina per “spiegare” il XV titolare dei tuttineri. E alle 8 del mattino (le 20 neozelandesi) il neocapitano arrivato in infradito e con un sorriso smagliante è il primo a prendere parola: “Sono estremamente orgoglioso, è una grande opportunità per me. Non sarò emozionato, non credo almeno, non più del solito: voglio fare bella figura e non sprecare questa occasione. Voglio dire: sarò capitano degli All Blacks…”.
E la “benedizione” sulla scelta di Hansen per sostituire Richie McCaw arriva da Ma’a Nonu, arrivato in conferenza stampa assieme ad Aaron Cruden: “Kieran è un leader, una grande persona, capace di dialogare, ascoltare e decidere. Sono davvero contento per lui, se lo merita”. E contento è proprio Aaron Cruden, che partirà titolare al posto di Dan Carter: “Se sono contento? Decisamente. Direi eccitato”.
Si parla ovviamente anche di Italia e sia Ma’a Nonu che Cruden sino d’accordo: “L’Italia negli ultimi tempi ha imparato a far girare la palla – esordisce l’apertura – i trequarti si muovono di più e il gioco è meno conservativo”. Qualcuno chiede a Nonu se gli All Blacks non corrono il rischio di prendere la sfida un po’ sottogamba: “No, siamo professionisti e diamo sempre il massimo. E’ un test-match come gli altri, importante come tutti gli altri”.
Steve Hansen chiosa poi sulle polemiche seguite al misunderstanding avvenuto martedì al campo della Capitolina: “Mi spiace per quello che è avvenuto, mi spiace per i bambini, non ci apettavamo tutta quella gente e noni non potevamo trattenerci, sono cose che possono succedere. Io devo pensare a far lavorare bene i miei giocatori, sono i rischi che si possono correre nel rugby professionistico”.
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