A 24 ore dai primi rumors sull’abbandono dell’apertura del rugby australiano mancano ancora conferme. Ma anche le smentite
Dall’Australia tutto tace. O meglio, si fa un gran vociare, ma a tacere sono l’ARU e Quade Cooper, gli unici che potrebbero mettere un po’ di certezza in una storia che ormai ha conquistato le prime pagine dei media sportivi di tutta Ovalia. La notizia è “l’abbandono del rugby australiano” da parte dell’apertura dei Reds e della nazionale australiana diffusa ieri mattina dai siti internet di mezzo emisfero australe. Non sono arrivate conferme ufficiali, ma nemmeno smentite di sorta, quindi oltre al fumo c’è probabilmente anche l’arrosto. Vedremo.
Il problema è intendersi sulla definizione di “abbandono del rugby australiano”: Quade Cooper lascia l’Australia per venire a giocare in Europa o in una qualche franchigia sudafricana (improponibile che vada a giocare nella natìa Nuova Zelanda, luogo dove è davvero poco amato)? Qualcuno poi avanza una ipotesi giapponese, una sorta di ricco giro di stop prima di rientrare nel rugby che conta. Oppure lascia il rugby a XV per cedere alle lusinghe della NRL che da tempo cerca di strapparlo alla ARU? Magari per giocare assieme al suo grande amico Sonny Bill Williams, con cui condivide anche il manager…
Infine c’è una terza possibilità, che però non esclude la contemporaneità con una delle due precedenti: il pugilato. Da tempo anche Quade starebbe accarezzando l’idea di indossare i guantoni, e come riporta la Gazzetta dello Sport di questa mattina il talentuoso numero 10 potrebbe esordire nel sottoprogramma del match in programma a febbraio tra SBW e il sudafricano Francois Botha.
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