INTERVISTA ESCLUSIVA rilasciata a OnRugby dal presidente del Viadana. Un problema che arriva da un passato chiamato Aironi
Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato della clamorosa decisione del Rugby Viadana di presentare ricorso presso l’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI contro la decisione FIR di escluderla dal bando per la partecipazione al Pro12, decisione che fa da “genitore” alla nascita delle Zebre.
Per qualche giorno tutto ha taciuto, ora il presidente del Viadana Silvano Melegari ha rilasciato in esclusiva una intervista a onRugby in cui spiega le sue ragioni, la genesi di questa situazione e gli sviluppi futuri: il numero uno del club lombardo non esclude infatti di rivolgersi anche al di fuori della giustizia sportiva, e più precisamente alla Corte dei Conti.
Melegari non si tira indietro e parla di quanto accaduto nei mesi scorsi e delle pendenze finanziarie che riguardano i giocatori ex Aironi nonché i dipendenti della defunta franchigia. Il file audio con l’intervista lo trovate dopo il comunicato stampa che il Rugby Viadana ha diffuso poco fa.
OnRugby rimane ovviamente disponibile per ogni eventuale risposta da parte delle altri parti in causa.
A parziale chiarimento di quanto riportato dagli organi di stampa il Rugby Viadana precisa di essere la ricorrente del giudizio attivato avanti l’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI nei confronti della Fir e che pertanto la società Aironi ne è totalmente estranea.
Visto il provvedimento di revoca della licenza agli Aironi da parte del Consiglio Federale del 6 aprile 2012 – d’intesa con i vertici federali – si decise di non presentare ricorso avverso quella decisione ma di procedere con la presentazione della candidatura da parte di una nuova franchigia, sempre con Rugby Viadana capofila. Il nuovo progetto si prefiggeva l’obiettivo di non disperdere gli investimenti effettuati nello stesso bacino territoriale già teatro degli Aironi (investimento pubblico/privato sottoscritto in Regione Lombardia attraverso un Accordo di Programma per 12 milioni di Euro – 7 privati e 5 pubblici – di cui 8 già investiti in opere realizzate) e di dare così continuità all’esperienza intrapresa a Viadana.
Il Presidente Silvano Melegari avviò, pertanto, le trattative con i rappresentanti della G.I.R.E. addivenendo ad un accordo che prevedeva la rinegoziazione dei contratti con tutti gli atleti già in forza agli Aironi e la garanzia del pagamento di tutti gli emolumenti.
Come noto, però, il Consiglio Federale del 19 maggio 2012 ha rigettato la candidatura presentata dal Rugby Viadana per presunta insostenibilità economica e deciso di procedere alla gestione diretta della franchigia (c.d. Zebre) senza peraltro motivare tale scelta.
Il ricorso all’Alta Corte di Giustizia Sportiva da parte del club viadanese è stato presentato venerdì 23 Novembre 2012 dopo aver seguito l’iter obbligato in ambito endo-federale impugnando la decisione del Consiglio FIR dapprima dinanzi alla Corte Federale di Prima Istanza e, in seguito al rigetto del ricorso (24 luglio), presso la Corte Federale d’Appello che ha confermato la sentenza di primo grado (24 ottobre). Tramite i propri legali (Avv. Guido Martinelli ed Avv. Ernesto Russo) il Rugby Viadana chiede, dunque, all’Alta Corte del CONI di valutare la congruità del proprio progetto di candidatura procedendo di conseguenza all’annullamento della decisione del Consiglio Federale del 19 maggio scorso ed alla conseguente ammissione alla competizione Rabodirect Pro12 per la stagione sportiva 2013/14. La Società si riserva comunque di agire anche in altre sedi per il risarcimento degli ingenti danni subiti e sta, altresì, valutando se nella decisione assunta dal Consiglio FIR ci possano essere gli estremi per un interessamento anche da parte della magistratura contabile avuto riguardo alla gestione federale diretta della franchigia e al maggior onere conseguente in capo alle finanze federali.
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