Scelta che fa discutere, battuto anche McCaw. La Nuova Zelanda è la squadra dell’anno e il suo ct è il “coach of the year”
Eravamo stati tra quelli che avevano poco compreso la nomination di Dan Carter nel ristretto novero dei quattro giocatori che ambivano al premio di miglior giocatore dell’anno. Probabilmente ora siamo tra i più sorpresi a vederlo addirittura vincere quel trofeo.
Il valore del giocatore non si discute: l’apertura all blacks è uno dei più grandi interpreti del suo ruolo, un giocatore che tutti gli allenatori del mondo vorrebbero. Però negli ultimi 12 mesi è stato fermo spesso per infortunio e quando è sceso in campo ha inciso meno che in passato. Un’annata un po’ storta, capita.
Rimane la domanda: perché quel premio a Dan Carter? Lo meritava il suo amico e compagno di squadra Richie McCaw, semplicemente mostruoso. In seconda battuta, tra i quattro candidati, lo avrebbe meritato Michalak. Probabilmente anche il giovanissimo Owen Farell – altro “intruso” pure per buona parte della stampa inglese in questa corsa – aveva qualche carta in più da spendere. Ma tant’è… Forse non volevano premiare per la quarta volta McCaw, però continua a non spiegarsi.
La Nuova Zelanda completa il meritatissimo trionfo con il premio di “Squadra dell’anno” e il suo alenatore Steve Hasen è il “Coach of the year”.
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