Gli ospiti resistono un tempo, poi l’Heliantide dilaga
Per la nona giornata di campionato al San Cristoforo di Reggio Calabria scendono in campo Heliantide e Colleferro, rispettivamente al sesto e terzo posto in classifica: i laziali, reduci da sei vittorie consecutive, giungono in Calabria alla ricerca di punti utili a insediare il secondo posto occupato dal Benevento impegnato nel big match di gio
La partita si apre con un piazzato di Valenti che porta avanti i suoi per 3 – 0 sfruttando un calcio di punizione per un fallo del placcatore colleferrino che non libera l’avversario dopo il placcaggio; sulla ripartenza gli ospiti riconquistano il pallone e attaccano alla mano al limite dei 22 reggini, ma la difesa si salva respingendo il tentativo di drop; dopo poco l’infortunio del mediano di mischia Fabio Leo costringe l’allenatore Montella alla prima sostituzione: dentro al suo posto il numero 18 Giusti. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con gli avanti impegnati costantemente in touche e in mischia chiusa: proprio un fallo della prima linea reggina consente agli ospiti di tentare la via dei pali per il pareggio, ma il calcio di Cekrezi da metà campo non centra i pali. Da una touche rubata dai gialloneri nasce una maul avanzante che viene fermata irregolarmente da Giannelli, punito dall’arbitro con il cartellino giallo: da 45 metri Valenti ci prova dalla piazzola, ma il pallone termina a lato e si resta sul 3 – 0. Pochi minuti e l’occasione per gli ospiti di pareggiare arriva per un fallo del placcatore reggino che non rotola via, ma da 40 metri Cekrezi spedisce l’ovale a lato non centrando i pali; il risultato cambia però poco dopo, quando l’arbitro punisce un placcaggio al collo dei rossoneri con un calcio di punizione: in posizione centrale e poco fuori dai 22 metri, Valenti non sbaglia, 6 – 0 il parziale; colleferrini che non sembrano accusare il colpo, anzi recuperano il pallone dal drop di ripartenza, attaccano alla mano nei 22 reggini e superano la difesa concludendo in meta con l’ala Mattia Battisti: Cekrezi trasforma, e gli ospiti si portano avanti 6 – 7. Le due formazioni giocano ora a tutto campo: tra una touche e un calcio, tra un calcio e una mischia, il ping pong tattico premia i padroni di casa, che da una rimessa laterale fuori i 22 avversari formano una maul, avanzano giocando alla mano conquistandosi un vantaggio, formano un’altra maul e arrivano fino in area di meta schiacciando l’ovale con la terza linea Miduri; l’estremo Valenti centra i pali e l’Heliantide è di nuovo avanti, 13 – 7. Una buona potenziale occasione d’attacco per i gialloneri arriva da un lancio storto del tallonatore ospite in rimessa laterale nei propri 22, ma l’indisciplina, in questo caso qualche parola di troppo, fa sfumare l’occasione e i laziali sfruttano il fallo risalendo il campo fino ai 50 metri con un calcio in touche; dalla rimessa laterale i rossoneri formano una maul ma commettono fallo: alla piazzola va l’apertura Boshoff, ma il suo calcio da quasi metà campo è corto; un altro fallo degli ospiti concede il vantaggio ai reggini che attaccano ora nei 22 avversari, ma la difesa regge bene; Boshoff prova allora a concretizzare il vantaggio con un drop, ma il calcio sotto pressione non è preciso, e si torna sul punto del fallo: stavolta il sudafricano non sbaglia e incrementa il vantaggio dei gialloneri, che conducono 16 – 7. Il primo tempo si chiude con una buona azione alla mano dei colleferrini che attaccano fin dentro i 22 metri reggini ma vanificano gli sforzi con un velo, che di fatto archivia la prima intensissima frazione di gara.
Il secondo tempo comincia all’insegna del guadagno territoriale, entrambe le squadre giocano al piede alla conquista del campo avversario, anche se, come avvenuto nei primi 40 minuti, spesso il gioco si concentra all’altezza della linea dei 50 metri: proprio da un fallo rossonero in una ruck pochi metri in campo ospite arriva la prima occasione per i reggini per segnare punti, ma il calcio di Valenti è corto e il risultato resta sul 16 – 7. Seguono alcuni minuti che necessitano di ben pochi commenti: azione da una parte e mega-rissa dall’altra, con entrambe le squadre al completo (panchine comprese) che vengono a contatto. Ristabilito a fatica l’ordine dall’arbitro, a pagare è Ippolito che viene punito col cartellino giallo; si riprende a giocare, e un’altra buona prova del pack reggino in maul costringe al fallo la difesa ospite all’altezza dei 30 metri: dalla piazzola Boshoff non sbaglia, 19 – 7. Gioco tattico e territorio sono a vantaggio del XV di Fusco: un fallo in ruck all’altezza dei 40 metri rossoneri concede un altro piazzato ai padroni di casa, ma il calcio di Valenti termina a lato; ancora un fallo in un successivo punto d’incontro costa agli ospiti un calcio di punizione che i reggini calciano in touche; dalla rimessa la maul non si forma regolarmente, il fallo stavolta è per gli ospiti, anzi lo sarebbe stato se anche loro, come accaduto nel primo tempo a parti invertite, non avessero esagerato con le parole: l’arbitro decide di girare il fallo, siamo dentro i 22 e il mediano Boshoff non ha difficoltà a centrare i pali, 22 – 7 il risultato. Passano pochi secondi e sul calcio della difesa reggina dopo il drop di ripartenza di Cekrezi, un fuorigioco sul pallone perso in avanti dai trequarti rossoneri concede ai padroni di casa la possibilità di aumentare il vantaggio di altri tre punti: Boshoff ha il piede caldo ed è preciso, l’Heliantide conduce 25 – 7. Il risultato sembra ormai acquisito, i gialloneri amministrano il vantaggio nel miglior modo portando gioco e pressione sempre in campo avversario, gli ospiti si fanno vedere nei 22 avversari in altre due occasioni ma un in avanti e un tenuto consentono alla difesa reggina di non subire punti. Heliantide che attacca e Colleferro che orgogliosamente difende, questi gli ultimi minuti di gara: solo all’80° i reggini trovano con Cervasio la seconda meta, che con la trasformazione di Boshoff fissa il risultato finale sul 32 – 7.
Il Colleferro, dopo un primo quarto di gara giocato su buoni ritmi, sembra perdere col passare del tempo la concentrazione e la giusta condizione mentale, non riuscendo a rientrare in partita dopo la prima meta reggina; bene la mischia chiusa, meno bene la disciplina e il possesso del pallone, per i tanti falli concessi e per gli errori alla mano e in touche. Ennesima prova da superare per il pacchetto di mischia reggino, impegnato fin dai primi minuti in una serie infinita di mischie e touche, gestite bene e senza sbavature; bene il reparto dei trequarti che difende sempre in maniera ordinata e gioca alla mano con sicurezza; ottima la prova sul piano tattico, soprattutto al piede, della linea mediana; qualche errore individuale e la meta subita le uniche due note negative, visto il risultato finale neanche troppo stonate. In bocca al lupo infine a Emmanuele Bianco per l’infortunio, speriamo di rivederlo presto in campo insieme a noi.
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