Quali le norme per il prossimo anno? Quanti stranieri si potranno tesserare? E schierare? Ancora non si sa
Dalla Francia arrivano ogni giorno voci di conferme, trattative, rinnovi e addii. A volte anche di annunci, anche se lì i contratti potranno essere depositata solo dopo metà aprile. Dall’Inghilterra la musica non è poi molto diversa, forse meno ricca e rumorosa. In tono minore le stesse cose si sentono arrivare anche dalle nostre “cugine” celtiche: Irlanda, Galles e Scozia.
E quindi si passa da un Tolone che è a un passo da Bryan Habana e che cerca di sedurre Castro a un Racing Metro che sta facendo di tutto per togliere alla creatura di Mourad Boudjellal lo scettro di regina del mercato grazie agli arrivi certi o quasi di Jamie Roberts, Dan Lydiate e Juandré Krueger. Le due squadre poi – la notizia è arrivata nella notte dalla Nuova Zelanda – starebbero tentando Dan Carter con un contratto mostruoso.
Insomma, potremmo stare qui a lungo a raccontarci quali sono i movimenti di rugbymercato in vista della prossima stagione, perché la verità è che le squadre si pensano e costruiscono in questo periodo. Ovunque, ma non in Italia. Benetton Treviso e Zebre sono ancora ferme al palo, in attesa che vengano definite le regole per il 2013/2014: quanti stranieri sarà possibile tesserare? Ci saranno limiti nel loro utilizzo da un punto di vista numerico e/o di ruolo? A queste domande non c’è ancora nessuna risposta e soprattutto niente che sia stato messo nero su bianco. Una situazione che ovviamente frena le due franchigie che ancora non possono programmare e iniziare la costruzione della rosa per la prossima stagione.
Si potrebbe obiettare che oggi – purtroppo e a differenza degli anni ’90 – l’Italia non è in grado di attrarre nomi di prima fascia. Vero, però la situazione di incertezza regolamentare non aiuta e siamo così sicuri che oggi il Benetton Treviso (si spera un domani molto vicino anche le Zebre) sia davvero poco “appetibile” anche per giocatori importanti? Non è di sicuro nel gotha dei club più forti del continente, ma è tra quelli che ha i margini di crescita più ampi. E alla Ghirada stanno aspettando le delibere che stabiliranno i paletti entro cui fare le squadre.
E infine c’è anche un altro aspetto da considerare: l’incertezza delle regole per la prossima stagione (a proposito, non si potrebbero stabilire dei parametri validi almeno per due o tre anni?) non aiuta nemmeno le nostre due squadre più importanti a trattenere i loro pezzi pregiati. I nostri migliori giocatori sono finiti nei radar di alcuni grossi club europei, un anno fa i veri grandi acquisti del Benetton Treviso – parliamo dei veneti, che 12 mesi fa di Zebre ancora non si parlava nemmeno – furono forse le conferme di Zanni e Ghiraldini, appetiti da alcuni club francesi. Quest’anno come potrebbe finire?
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