Il ricorso al CONI presentato da Gianni Amore lascia piuttosto freddi gli altri due contendenti alla presidenza federale delle ultime elezioni
«Avevo avuto notizie dell’esposto già dai primi giorni di dicembre, ma non mi sono assolutamente preoccupato. (…) Posso solo dire che non sono assolutamente interessato alla questione. Il problema, se problema sarà, è del presidente dell’Assemblea, sempre che non abbia rispettato il protocollo. Io sono tranquillo perché, come sempre faccio, son sicuro di aver agito secondo le regole. Ribadisco che se c’era qualche cosa di irregolare doveva essere ravvisato da chi conduceva l’assemblea; non certo da me o da un altro candidato, e se si fosse costretti a ripetere le elezioni, per me nessun problema».
Reagisce così dalle pagine del Resto del Carlino-Rovigo (articolo di Umberto Nalio) il presidente della FIR Alfredo Gavazzi all’esposto presentato al CONI da Gianni Amore, il candidato alla poltrona più importante del rugby italiano che chiede il commissariamento della federazione e nuove elezioni. Una notizia che non sconvolge più di tanto nemmeno l’altro candidato in corsa, Amerino Zatta, che dalle pagine del Gazzettino fa sapere che «Amore a norma di statuto ha ragione. Ma quando ho presentato la candidatura gli organi competenti Fir mi mi hanno detto che non c’era bisogno di bilanci preventivi o programmatici, perché c’è una prassi che va oltre la regola. Perciò non li ho presentati. Siamo sul filo dell’interpretazione. Se il Coni darà ragione all’esposto e indirà nuove elezioni sarò comunque il primo a essere felice e a ripresentarmi. Partendo stavolta alla pari in campagna elettorale…».
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