In attesa dell’annuncio dei 30 nomi per il torneo che scatta il 2 febbraio vediamo quali potrebbero essere le (pochissime) novità
Giovedì a mezzogiorno il ct della nazionale Jacques Brunel annuncerà il gruppo dei 30 azzurri che prenderanno parte al Sei Nazioni 2013, un gruppo che potrà cambiare lungo il mese e mezzo di torneo in qualche elemento per via di acciacchi o infortuni o di una possibile scelta tecnica, ma il grosso quello è e non cambierà.
L’unica domanda da porsi è solo una: ci saranno grosse differenze rispetto al mese di test-match dello scorso novembre? Non abbiamo ovviamente certezze ma crediamo di essere facili profeti dicendo un sonoro “no”. Non ci stupiremmo anzi se il gruppo rimanesse lo stesso nella sua totalità, tolto ovviamente Mirco Bergamasco fermo per infortunio sino a fine febbraio/inizio marzo.
Quale nome nuovo potrebbe entrare? Qualcuno vorrebbe vedere Alberto Di Bernardo all’apertura, che però viaggia verso i 33 anni e che nonostante una buona prima parte di stagione non garantisce costanza di rendimento. Potrebbero mettere il naso nel gruppo due facce nuove provenienti dalle Zebre come Cattina e Sarto, ma soprattutto per il primo c’è una concorrenza che in terza linea è di grande quantità e qualità. La coperta è forse un po’ corta in seconda linea, ma non c’è nessun allarme vero. Piccole cose insomma.
Il gruppo è quello e Brunel ormai lo sta plasmando secondo le sue convinzioni. L’opera è in corso, necessita di tempo e nei prossimi mesi vedremo novità più centellinate che non negli ultimi dodici mesi. La più grossa probabilmente riguarda l’eventuale convocazione di James Ambrosini, che però deve iniziare a giocare con continuità con la maglia del Benetton Treviso: il ct non lo dice, ma siamo pronti a scommettere che probabilmente è più impaziente di vederlo all’opera lui che non i tifosi biancoverdi.
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