Il trequarti ha temuto che l’infortunio di Firenze mettese la parola fine alla sua carriera

ph. Sebastiano Pessina
“Lo ammetto, il sospetto che la mia carriera fosse finita sul prato di Firenze mi è venuto. Cosa sia capitato, di preciso, ancora non l’ho capito. (..) E’ successo come quando due uova sbattono fra loro: se ne rompe soltanto una, ma senza spiegazioni reali”.
Mirco Bergamasco spiega così a Guido Alessandrini sulle pagine di Tuttosport la sua paura dopo l’infortunio capitatogli a fine novembre nel secondo tempo di Italia-Australia.
Il recupero, per fortuna, sta andando a gonfie vele e Mirco potrebbe rientrare nel gruppo già per l’ultima fase del torneo continentale. Il trequarti spende poi parole di ammirazione per il lavoro svolto dal ct Brunel: “Ci muoviamo, ci divertiamo, osiamo. Con questo ct abbiamo ritrovato il piacere di giocare come soltanto con Berbizier, anche lui francese, era successo in questi ultimi anni. E allora lo dico: quest’Italia sorprenderà tutti nel prossimo Sei Nazioni”.
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