INTERVISTA ESCLUSIVA all’uomo che più di ogni altro ha segnato il rugby a sette con una serie infinita di trionfi. Di Melita Martorana
E’ un gigante del rugby mondiale, anzi, nella sua specifica disciplina è “il” gigante. Ha preso per mano la nazionale neozelandese di rugby a sette una valanga di anni fa e la porterà fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, quando la palla ovale farà il suo ritorno ai Giochi. In questi anni non solo ha vinto per dieci volte le Series mondiali, ma ha anche “scoperto” e lanciato decine di giocatori che poi sono approdati tra gli All Blacks. Qualche nome? Christian Cullen, Jonah Lomu, Joe Rokocoko, Liam Messam, Mils Muliaina… Poi ci sono i tantissimi riconoscimenti personali: nel 1999 è stato insignito del New Zealand Order of Merit in qualità di Member, diventato poi nel 2007 Companion. Qualche mese fa ha fatto il suo ingresso nella IRB Hall of Fame, primo allenatore di Seven in assoluto. Qualcuno lo paragona a una sorta di Graham Henry del Seven, ma forse l’accostamento più azzeccato è quello con Alex Ferguson, il manager del Manchester United del calcio. Per longevità sportiva ai massimi livelli, impatto e capacità di management.
Vi proponiamo una intervista esclusiva che Tietjens ha concesso in Nuova Zelanda alla nostra Melita Martorana. Tema delle domande è ovviamente il mondo del rugby a sette, quello con i margini di crescita più ampi di tutta Ovalia. Si parte dalla sua squadra per finire a parlare di Italia, Giochi Olimpici e di Seven femminile.
http://www.youtube.com/watch?v=7CU_XjoJ5U4
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