Anche il Bologna 1928 passa al Sabbione (0-7)
Facciamo a capirsi. Il Sabbione somiglia più a una spiaggiona atlantica con la bassa marea che a un terreno di gioco, degno o meno di tal nome. Mancano solo le conchiglie e le rauche grida dei gabbiani. Quando Banca Cras e Bologna 1928 scendono in campo alle 14.30 si sono già giocate due partite (e una seguirà alle 17) e nonostante i lodevoli tentativi degli addetti le righe di gesso sono, tutt’al più, delle ipotesi.
Nonostante queste condizioni le due squadre provano anche a giocare, ovviamente senza riuscirci. Non sempre, infatti ritmo e buoni propositi si concretizzano come desiderato. Fondo e pallone fangoso provocano infatti numerosi errori manuali e in avanti. Siccome, poi, le due squadre sono attente in difesa, bisogna attendere il 24’ per vedere il primo pallone entrare nei 22: un innocuo pallone calciato in avanti dai bolognesi. Qualche tentativo si inizia a vedere intorno alla mezz’ora: al 28’ l’estremo ospite Valzano viene portato fuori campo dalla difesa senese, quattro minuti dopo l’ala Bertolozzi ben lanciata a meta viene servita con un passaggio irregolare in avanti. Ma su questo fondo il terreno si guadagna – se ci si riesce – calciando in avanti e costringendo l’avversario all’errore. Stupisce un po’ che i senesi, che questo terreno lo conoscano, insistano pervicacemente nel lodevole proposito di giocare senza cavare un ragno dal buco. Va detto che il pack bolognese tiene botta, merito dell’esperto pilone Negroni, e che la touche rossoblu riesce a sporcare molti lanci senesi. L’inusuale zero a zero resiste anche al tentativo di piazzato di Greenwell, l’apertura australiana dei felsinei, che calcia di poco a lato una punizione guadagnata da posizione angolata. Al 1’ della ripresa Banca Cras ha la prima vera opportunità per muovere il punteggio ma il calcio di punizione da buona posizione viene malamente calciato a lato da Gembal. Passano 7’ e la partita svolta. Bologna 1928 sfrutta efficacemente un calcio di punizione ottenuto poco oltre la metà campo; il lancio in touche, ben dentro i 22, ben raccolto, innesta una maul avanzante che arriva sulla linea bianca: si stacca il pilone Negroni e depone l’ovale in meta. Nessuno lo sa ma questa è la pietra tombale della partita. La reazione senese ovviamente si fa sentire. Intorno al 20’ i bianconeri piantano le tende nei 22 avversari innestando una serie di pick and go che però si perdono per un tenuto (ma forse prima i bolognesi avevano fatto deliberatamente crollare una nascente maul senese). Al 23’ l’arbitro caccia per dieci minuti Trapani, ma i bolognesi riescono a far trascorrere il tempo senza rischiare; paradossalmente, corrono il rischio maggiore appena tornati in parità numerica. Il pacchetto di mischia di Bologna paga lo sforzo e attenua la sua reattività Pucci guida una maul che avanza trionfalmente per quasi 50 metri infiammando il pubblico: l’azione non si esaurisce, ma prosegue con una serie di pick and go, vanificati sventuratamente da un in avanti di Bocci. E’ questa l’ultima azione. Finisce così, con un’inattesa e pesante delusione questa partita che
doveva aprire un girone di ritorno meno avaro di soddisfazioni per i senesi.
Gabriele Maccianti
CUS SIENA RUGBY – BOLOGNA 1928 0-7 (1-5)
CUS SIENA: Bielli; Cianti, Carmignani, Buonazia, Bertolozzi; Gembal, Ferrazzani; Faleri, Bocci, Benigni; Montarsi, Marzi; Giambi, Perondi, Dupré.
BOLOGNA 1928: Valzano; Di Paolo, Soavi, Crescenzo, Nipoti; Greenwell, Scorzoni; Trapani, Bertato, Brancaccio; Da Ros, Pirona; Macchione, Panella, Negroni.
ARBITRO: Angelucci (Livorno)
MARCATORI: st. 7’ m. Negroni (B) tr. Greenwell.
NOTE: A disposizione per Cus Siena: Pucci, Baleani, Bendinelli, Rocchigiani, Pezzuoli, Fineschi, Sanniti. Cartellino giallo per Trapani (B) al 23’ st.
Altri risultati: Unione San Benedetto-Cesena 10-13, Città di Castello-Firenze 16-15.
Rinviate: Parma 1931 Jesi 1970 e Imola – Forlì 1979 . Turno di riposo per Terni.
Classifica: Rugby Parma 48, Terni Rugby 39, Jesi Rugby 33, Forlì 31, Imola 30, Cesena 24, Emil Banca Bologna 1928 22, Unione San Benedetto 18, CUS Siena 17, Firenze 12, Città di Castello 6.
Photo credit Gianni Bonelli
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