Cavalieri, va via anche Cannone. E il futuro è più buio di un buco nero

Dopo Pelizzari va via anche il pilone. La società rischia di scomparire al termine della stagione. E i soldi sono già finiti

ph. Daniela Pasquetti

Può una squadra sfiorare il trionfo in Eccellenza e rischiare di sparire? Può una squadra arrivare seconda alla fine del girone di andata e sapere già che molto probabilmente il prossimo anno non sarà ai nastri di partenza del massimo torneo italiano? Sì, purtroppo succede anche questo nel rugby italiano. La società è quella dei Cavalieri Prato. Oggi Rugby1823 ha diffuso la notizia che il terza linea Marco Pelizzari lascia la Toscana e si accasa a Viadana, OnRugby vi può anticipare che in uscita c’è anche il pilone Niccolò Cannone, che rientrerà alla Lazio. Questo per il momento, poi a fine anno il rischio di un rompete le righe generalizzato è altissimo.

 

La situazione, raccontata a OnRugby da fonti qualificate, è questa. La società non esiste praticamente più da qualche mese. Non ci sono consiglieri, non c’è un CdA, tutto è accentrato nella figura del presidente Fabrizio Tonfoni. La cassa è vuota, allenatori (che in questi ultimi mesi si sono autonomamente sobbarcati compiti organizzativi e logistici per cercare di tenere in piedi la baracca) e giocatori sono indietro nei pagamenti di 4/5 mensilità. Sugli stipendi fino a maggio-giugno non c’è alcuna garanzia.
La FIR non ha fatto mancare il suo sostegno, ma giustamente non ha versato un euro in più di quanto previsto (parliamo delle “quote” Challenge Cup).  Gli sponsor fuggono, i tifosi pure – quest’anno la squadra va forse meglio di un anno fa ma l’affluenza di pubblico è inferiore – e il progetto della Cittadella dello Sport sta divorando tutto. Progetto che probabilmente non vedremo mai realizzato.
Lo scorso venerdì squadra e tecnici hanno tenuto una riunione: la decisione di Pelizzari e Cannone di andarsene è arrivata dopo questo summit. Gli altri rimangono fino al termine della stagione. Poi si vedrà.
Una situazione che deve far riflettere tutti, sugli spazi e la crescita che il rugby italiano ha voluto darsi. Solo un anno fa, durante la crisi Aironi, il presidente Tonfoni ha più volte fatto capire che Prato era disponibile per raccoglierne l’eredità. Una storia sportivamente tragica. La speranza è che qualcosa si salvi (le giovanili avrebbero una diversa ragione sociale, in caso di disastro dovrebbero salvarsi e riprendere la faticosa via della rinascita) ma oggi l’ottimismo non è ammesso.

 

Alle 19.30 circa di mercoledì sera la società Cavalieri Prato ha diffuso un comunicato nel quale fa qualche precisazione, ma che conferma quanto riportato da OnRugby circa le difficoltà che il club toscano sta attraversando.
Ecco la nota che riportiamo integralmente:

La società Rugby Club I Cavalieri a seguito delle voci che circolano in merito alla situazione attuale vuole esporre il proprio punto di vista sull’intera questione.
Precisiamo che le mensilità arretrate non sono 4/5, come dichiarato da alcuni organi di informazione in queste ore, ma siamo concordi nel dire che anche se fosse una sola mensilità arretrata sarebbe una situazione di sofferenza.
È ben precisare che viviamo una situazione contingente di crisi economica che si riflette pesantemente sui bilanci delle società sportive, le quali fanno degli introiti provenienti da sponsor la loro voce di bilancio preponderante.
Altra voce di bilancio che in questa fase ha subito, forse per le stesse cause, una significativa flessione rispetto al budget previsionale, basato su quanto consuntivato l’anno precedente, è quella relativa gli incassi derivanti dalla biglietteria: facendo una proiezione, a fine stagione si avrà un trend che metterà in luce un calo di oltre il 50% degli introiti rispetto al consuntivo dell’anno precedente, dato che ovviamente genera un considerevole ammanco di liquidità, non preventivato.
Una situazione giutificabile in parte solo dalla crisi economica che attanaglia le famiglie, visto che i risultati e le prestazioni sportive che I Cavalieri stanno riportando in campionato e in coppa rispettano, anzi superano, le aspettative iniziali.
Evidenziamo, inoltre, il fatto che in virtù proprio della crisi economica I Cavalieri quest’anno avevano preventivato di affrontare la stagione diminuendo del 35% il budget dello scorso anno ed era già previsto un ulteriore taglio sulle spese generali di un altro 25% per la prossima stagione.
Questi tagli hanno comportato, e comporteranno, con dispiacere alla rinuncia a giocatori importanti ma in questo modo si è voluto tutelare la vita presente e futura della società. Siamo determinati ad affrontare questa crisi con la volontà di far vivere questa importante realtà sportiva rugbistica italiana.

 

Per quanto riguarda la Cittadella vogliamo spiegare, per l’ennesima volta, che la realizzazione della stessa avviene attraverso un finanziamento deliberato e del quale non è ancora terminata la sua erogazione totale poiché alcuni lavori sono ancora in corso d’opera. La gestione delle nuove strutture, che vengono affittate o gestite direttamente, genera le entrate necessarie a pagare le rate del mutuo, un mutuo ancora in fase di preammortamento, quindi non consolidato.
La verità è che se si ama la propria squadra si deve sostenerla: per dare la possibilità di farlo sono stati realizzati 2500 posti coperti in tribuna, e dispiace vedere lo stadio semi-deserto in occasione di partite internazionali e si avrebbe l’opportunità di poter vedere campioni di caratura mondiale. Se si vuole la crescita di un movimento la si avrà solo e soltanto quando tutti prenderanno coscienza che è necessario un sostegno forte e disinteressato ai progetti e si riempiranno gli stadi per amore di una squadra, di uno sport e di un territorio.
Una società che, a bilancio, ha il 60% delle entrate generato da sponsor, in una situazione di crisi va da sé che si trovi in difficoltà, ma vi assicuriamo con forza che non abbiamo intrapreso questo
cammino senza una copertura finanziaria, grazie anche alla conferma di sponsor importanti che
hanno creduto in noi come Estra, Banca Popolare di Vicenza, Redation, Lenzi Automobili, Asm.

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