Partita sempre controllata dai padroni di casa che hanno avuto la capacità e la bravura di indirizzarla sul terreno a loro più congeniale
Partita difficile, complessa, durissima. In settimana Jacques Brunel lo aveva più volte ripetuto e puntualmente la cosa si è avverata. La Scozia la mette all’inizio sulla velocità, poi “sporca” il gioco ogni volta che può e si prende il predominio sui punti d’incontro rendendo poco efficace il gioco azzurro. L’Italia poco concentrata dopo la sbornia francese? No, ma la Banda Brunel ha giocato senza il giusto “focus”, quasi sfasata tra quello che vorrebbe fare e che riesce effettivamente a concretizzare. Un problema più di organizzazione che non di testa. Tra gli azzurri da sottolineare le prove di Minto, Ghiraldini e Favaro.
La Scozia parte schiacciando a mille il pedale dell’acceleratore, la nostra difesa non è ancora ben piazzata e si fa sorprendere ma non travolgere. Con il passare dei minuti l’Italia prende un po’ le misure del gioco veloce dei padroni di casa che però spingono tantissimo su ogni pallone. Al 7′ Orquera prova il piazzato da posizione distante ma centrale: il calcio del nostro numero dieci è sfortunato e colpisce ben tre pali.
L’Italia mostra un gioco un po’ più ragionato ma poco efficace, la Scozia si affida invece più alla velocità e al vigore. Tanti gli errori di misura da parte di entrambe le formazioni. Al 15′ primi punti della gara: li segna Laidlaw con una punizione, 3 a 0 Scozia. Il numero 9 scozzese bissa al 25 e mette altri tre punti nel carniere. La partita piano piano scivola verso l’inerzia voluta dagli scozzesi.
Al 27′ Venditti manca clamorosamente un calcetto di allontanamento e rischia la frittata: Matt Scott si lancia verso la meta ma Botes lo placca all’ultimo secondo. Marcatura però rimandata di pochissimo, un minuto più tardi è infatti Visser a evitare in velocità un paio di uomini e a schiacciare la palla oltre la linea. Laidlaw converte e la Scozia va sul 13 a 0. Al 39′ l’Italia smuove il suo tabellone con un piazzato di Orquera.
Il secondo tempo si apre come peggio non poteva iniziare: Scott trova un varco e schiaccia la palla in meta. Pochi minuti dopo Italia lanciata verso la meta, ultimo passaggio di Orquera su Benvenuti intercettato da Hogg che si fa un coast to coast e marca un’altra meta, Laidlaw non sbaglia nemmeno questa volta e si va sul 27 a 3.
L’Italia reagisce con orgoglio ma poca lucidità e nessun risultato. Al 64′ è anzi Scott a marcare un’altra meta ma l’azione è viziata da un in avanti e l’arbitro (apparso non sempre all’altezza) annulla. Al 69′ è Lamont che recupera un pallone poco protetto a metà campo e va a segnare la meta. Al 73′ arriva anche la marcatura italiana con Zanni, Burton realizza e il risultato si fissa sul 34-10 finale.
A QUESTO LINK GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Sean Maitland, 13 Sean Lamont, 12 Matt Scott, 11 Tim Visser, 10 Ruaridh Jackson, 9 Greig Laidlaw, 8 Johnnie Beattie, 7 Kelly Brown (capt), 6 Rob Harley, 5 Jim Hamilton, 4 Richie Gray, 3 Euan Murray, 2 Ross Ford, 1 Ryan Grant.
Riserve: 16 Pat MacArthur, 17 Moray Low, 18 Geoff Cross, 19 Alastair Kellock, 20 David Denton, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Max Evans.
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Luke McLean, 10 Luciano Orquera, 9 Tobias Botes, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Francesco Minto, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Antonio Pavanello, 20 Paul Derbyshire, 21 Edoardo Gori, 22 Kristopher Burton, 23 Gonzalo Garcia.
Marcatori per la Scozia
Mete: Visser (28), Scott (43), Hogg (47), Lamont (68)
Conversioni: Laidlaw (29, 44, 48, 69)
Punizioni: Laidlaw (15, 24)
Marcatori per l’Italia
Mete: Zanni (73)
Conversioni: Burton (74)
Punizioni: Orquera (39′)
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