Il numero uno federale parla del futuro celtico, di terza franchigia e dei rapporti con il club veneto. Ed è sicuro che i Benetton rimarranno
«L’ho spiegato a Luciano Benetton e a Zatta, ci sono accordi precisi e delibere relativa alle Zebre: fino al 30 giugno 2014 è una franchigia federale. Dal 1 luglio 2014 la Federazione cederà le sue quote a nuovi soci, e a quel punto mi sono impegnato a garantire equità di contributi fra Zebre e Benetton». A parlare così è il presidente federale Alfredo Gavazzi, intervistato da La Tribuna di Treviso. Parole che arrivano a qualche giorno dall’incontro avuto nella Marca tra il numero uno FIR, Luciano Benetton e Amerino Zatta, presidente del club biancoverde, alla presenza anche del legale di fiducia dei Benetton.
Apertura quindi alle richieste di Treviso, ma non da subito.
Prima però c’è da decidere il futuro celtico: «La riunione per decidere il prossimo ciclo di 4 anni, fino al 2018 – dice Gavazzi – si terrà fra poco. Come Fir chiederemo la permanenza delle nostre due attuali rappresentanti. In futuro puntiamo a inserirne una terza, che avrà base a Roma. (…) Stiamo cercando di recuperare anche i 3 milioni di tassa di iscrizione, secondo me ingiustamente versati. Su questo saremo inflessibili, con il board, non vogliamo finanziare i concorrenti. Poi c’è il precedente del Sei Nazioni, dove progressivamente siamo arrivati alla pari dignità con le altre.Un disimpegno dei Benetton? Da tempo mi confronto con Luciano Benetton e Zatta, mai avuto questa sensazione».
I numeri sono questi, a oggi: le franchigie costano tra i 7 e gli 8 milioni di euro ognuna, la FIR versa due milioni a Treviso più un terzo per la tassa di iscrizione (che però dovrebbe sparire). Il resto è a carico del club veneto che – va ricordato – porta alla nazionale quasi i due terzi dei suoi giocatori. Nei prossimi anni previsto un abbassamento della quota di sponsorizzazione da parte di Benetton nel club a seguito della crisi che ha colpito il settore tessile.
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