Imperia Rugby riprende la sua corsa e si ritrova in casa dopo la sconfitta, particolarmente amara, di Savona. Contro il Tigullio Rapallo i ragazzi di Perrone confermano una ritrovata forma con un ovale 32-12. Non inganni il punteggio piuttosto largo. Su di un terreno duro e asciutto dal vento degli ultimi giorni, prima della tormenta di febbraio, gli imperiesi hanno faticato a mettersi in moto. Di fronte un Tigullio tutt’altro che arrendevole. Anzi, si tratta di una “succursale” della nota franchigia del Recco. E dunque ecco di scena ad Imperia atleti con un buon passato in serie B e ragazzi con ottima scuola. Partita dunque nervosa e dopo la prima segnatura imperiese, non trasformata, i tigulli passano in vantaggio con una meta e successiva conversione al calcio. Durante la settimana il coach Perrone e lo staff di Imperia Rugby ha lavorato duramente e i risultati si vedono. La mischia ritrova la sua identità, dopo il passo falso savonese. E sarà la mischia in particolare a portare alla segnatura diretta di due mete. E una molto significativa, perché organizzata su di un piano di gioco dalla rimessa laterale conquistata, successiva maul (il “carrettino” che per anni ha contraddistinto la tipica azione di gioco all’italiana) e palla in fondo al raggruppamento per il mediano di mischia Alessandro Castaldo, che perfora la difesa con la sua corsa leggera. Un Castaldo molto motivato e sicuramente galvanizzato dalla prova dei bambini di via Gibelli di Imperia Oneglia, secondi nel torneo ultraregionale Ravano di Genova!
Si mettono in moto anche i tre quarti, guidati ancora una volta dall’esperienza di Davide Pozzati, ormai pienamente a suo agio, nel ruolo di organizzatore profondo dei “backs”, anche considerando l’infortunio di un altro valido elemento come Alessandro “Invisibile” Roggero. Sugli scudi anche Matteo Delbecchi, una delle rivelazioni dell’annata, il quale tende a sfruttare il fisico per immolarsi contro le difese avversarie partendo da centro. Chiosa il coach Perrone: “sono contento dell’impegno dei ragazzi, abbiamo rispettato la continuità del gioco, tra punti di incontro, riposizionamento, continuità. La mischia mi è piaciuta, sia con i giovani che con l’enorme sacrificio di giocatori esperti come Alain Oliviero e lo squalo Nicola Berio”. Si aggiunga che sta crescendo anche Federico Di Franco, un tallonatore assai ruvido e spigoloso, molto attento e silente in allenamento, segno di grande concentrazione. Dirompente anche la prestazione di Agostino Minniti, sempre più sicuro nel suo ruolo di terza linea. E c’è dunque da credere in una squadra in cui anche i finisseurs come Agostino Semeria difendono alla grande. A referto poi c’è la meta di capitan Novaro, una garanzia, capace di giocare per due, considerando l’assenza del polipo Manuel “Sally” Salaris, un famigerato placcatore di seconda linea. A questo punto si pensa con fiducia alla difficile trasferta di Saluzzo, dove un campo pesante potrebbe infastidire i talentuosi liguri. Ritornerà in squadra il grintoso Vazio e recupera il felino Dalpiaz. Prossimo impegno in casa contro l’Asti B, squadra nel mirino della classifica imperiese, in data 3 marzo. Spettacolo assicurato.
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