Non si ferma davanti a nulla il Ce.S.In. CUS Torino, che a Capoterra, su un campo difficile per tradizione, fronteggia un’aggressività spesso sopra le righe degli avversari e porta a casa un successo per 15-13 d’importanza capitale per il prosieguo della stagione. C’era da mettersi alle spalle la sconfitta interna subita nel recupero contro l’Amatori Catania e i ragazzi di coach Regan Sue ci riescono nel modo migliore, esibendo una prestazione che nel finale, disputato in 13 contro 15, assume i toni di un piccolo miracolo sportivo. In realtà di miracoloso nelle partite di capitan Narcisi e compagni c’è ben poco, perché tutto ciò che viene espresso la domenica è preparato con meticolosità in settimana ed è il frutto del duro lavoro.
Il tecnico neozelandese si affida a un XV del tutto inedito, con Forte spostato centro e Falasca apertura e con Tinebra di nuovo all’ala e Musso mediano di mischia. Merlino è spostato in seconda linea e in terza, con Leo e Alparone, gioca Amadio. Partono bene gli ospiti che dominano in mischia ed esibiscono un Leo sempre più a suo agio. Al 13′ è proprio il raggruppamento a propiziare la meta di Narcisi, che porta in vantaggio i biancoblu (5-0). Passano quattro minuti e i sardi ribaltano la situazione, con una meta di Sainas e la trasformazione dello specialista Anversa (5-7). I locali non risparmiano i falli e il Ce.S.In. è bravo a non rispondere mai alle provocazioni e a non perdere la testa. La sfida è equilibrata e lo svantaggio minimo al riposo tiene aperta la porta del colpaccio.
Scatta la ripresa e Anversa al 6′ infila i pali su piazzato (5-10). Al 10′ Sainas si fa ammonire dall’arbitro Belvedere di Roma e D’Angelo dalla piazzola accorcia le distanze (8-10). Il CUS non riesce ad approfittare della superiorità numerica e anzi al 12′ è ancora il numero 10 locale a confermarsi preciso su punizione (8-13). La volta del match cade al 24′, quando una maul irresistibile cussina manda in meta Merlino. D’Angelo trasforma ed è sorpasso (15-13). Manca però ancora parecchio al termine e per il Ce.S.In. c’è in serbo un finale carico di sofferenza. Al 35′ arriva il cartellino giallo a Leo e al 38′ addirittura il rosso a Heymans, reo, secondo il direttore di gara, di avere reagito a un placcaggio in ritardo e a due pugni ricevuti. Con due uomini in meno gli universitari resistono eroicamente e proprio quando i quattro punti sembrano al sicuro un supplemento di thrilling viene offerto dall’ultimo piazzato a disposizione di Anversa. Accade tutto come sabato scorso a Grugliasco, ma a parti invertite, con l’ovale che sfila a lato dei pali. Il Ce.S.In., che contro l’Amatori Catania si era disperato, questa può gioire per un successo alla vigilia tutt’altro che scontato.
TABELLINO
Asd Amatori Rugby Capoterra – Ce.S.In. CUS Torino 13 – 15 (pt. 7-5) (0-4)
Amatori Capoterra: Garau, Ricci, Panetti, Di Muro, Bousmina, Anversa, Queirolo, Busser, Matthews, Saunas, Coetzee, Ferrentino (65 Peddio), Tenga, Masetti (68 Geraci, 75 Masetti), Geraci (60 Ruiu). All.: Juan Manuel Queirolo
Ce.S.In. CUS Torino: D’Angelo, Monfrino, Heymans, Forte, Tinebra, Falasca, Musso, Leo, Alparone, Amadio (18′ st Bandieri), Narcisi, Merlino, Iacob, Lo Faro (18′ st Martina), Modonutto. A disposizione: Cassardo, Nicita, Sebastiano Lo Greco, Bandieri, Carlalberto Lo Greco e Civita. All.: Regan Sue
Arbitro: Belvedere ( Roma )
Marcatori: Primo tempo: 13′ meta Narcisi (0-5); 17′ meta Sainas, trasf. Anversa (7-5). Secondo tempo: 6′ c.p. Anversa (10-5); 10′ c.p. D’Angelo (10-8); 12′ c.p. Anversa (13-8); 24′ meta Merlino, trasf. D’Angelo (13-15).
Ammonizioni: 10′ st Sainas, 35′ st Leo
Espulsioni: 38′ st Heymans
Il resto del fine settimana cussino si limita alle partite dell’Under 23 e dell’Under 16 Elite, essendo gli altri match stati rinviati per impraticabilità dei campi. L’Under 23 di Andrea Oliva travolge per 44-5 in trasferta il Mantova, con le mete di Varricchio (2), Bestini, Campi, Falcetto, Montaldo, Natali e Perju e due trasformazioni di Notario. Cede per 20-27 l’Under 16 Elite di Nicola Compagnone in casa dell’Asr Milano, con le mete di Lozzi, D’Aveni e Giuliani e una trasformazione e un piazzato di Whaara.
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