Ancora una sconfitta. Il fattore-campo non si rivela certamente un punto di forza per il Ce.S.In. CUS Torino, che cade all’Albonico per la quarta volta in stagione. Dopo il Vicenza, il Valpolicella e l’Amatori Catania, a fare bottino pieno è il Rugby Paese che porta a casa legittimamente, con il punteggio di 13-7, il suo sesto successo consecutivo.
Coach Regan Sue, in assenza dello squalificato Heymans, riporta Monfrino al centro con Forte. Esordiscono dal primo minuto il pilone Adriano Nicita, il terza linea Sebastiano Lo Greco e l’ala Andrea Civita, ma l’entusiasmo giovanile non basta agli universitari, che commettono una miriade di errori e lasciano, sopratutto nel secondo tempo, per troppo tempo l’iniziativa ai rivali. I trevigiani partono meglio e nei primi minuti mettono sotto pressione i cussini con la loro circolazione di palla veloce. I biancoblu gradualmente si assestano e si rendono pericolosi nella metà campo avversaria, anche se le continue imprecisioni vanificano il lavoro di costruzione.
In placcaggio i locali sono un po’ tiepidi e, dopo una bella fuga di Memo al 14′, il Paese ne approfitta al 16′ con Caeran, che elude tre tentativi per fermarlo e va in meta, lui che è un pilone, come se fosse un trequarti. Agnoletto trasforma e firma lo 0-7. Il Ce.S.In. assume il controllo delle operazioni, ma non riesce a sfruttare la mischia chiusa e le touche, di solito i suoi fattori trainanti. Anche quando conquista palla da rimessa laterale la maul non punge.
È così che al 27′, quando i veneti commettono fallo in difesa D’Angelo, fresco papà, per la seconda volta, di Filippo, decide di non calciare in touche, ma di piazzare. La posizione, in effetti, piuttosto centrale e molto vicina ai pali, è assai favorevole. L’estremo cussino, però, non coglie il bersaglio. In chiusura di tempo Caeran si prende il cartellino giallo e il Ce.S.In. cerca subito di approfittare della superiorità numerica. Al 42′ su mischia in attacco, Musso conquista palla in uscita e serve Tinebra, che come un treno sull’ala fila in meta. D’Angelo è preciso ed è pareggio al riposo (7-7).
In apertura di seconda frazione solo un “in avanti” impedisce a Pagotto di andare a realizzare. Gli ospiti sono anche sfortunati e al 15′ una punizione di Agnoletto colpisce il palo interno e torna in campo. Il CUS Torino continua a commettere falli e al 17′ dalla piazzola lo stesso Agnoletto riporta in vantaggio i suoi (7-10). Al 22′ l’infortunio di Narcisi priva i compagni dell’aiuto e della carica agonistica del capitano. Si riprende e Amadio viene fermato in buona posizione, prima del ribaltamento di fronte degli uomini di Mario Pavin. Al 25′ il neoentrato Andrea Pavin fallisce un piazzato. Subito dopo manca i pali anche con un drop. Il suo terzo tentativo al piede al 30′ va a buon fine e il Paese incrementa il vantaggio (7-13). Anche se c’è un tiepido sole per gli universitari piove sul bagnato e dal 31′, per l’ammonizione a Modonutto, sono costretti a rimontare in 14 contro 15. Ora il Ce.S.In. ci mette il cuore, ma manca la lucidità per ottenere risultati concreti. Finisce così e per i locali arriva solo un punto che costa la discesa al sesto posto. Difficile, con una prestazione del genere, sperare in qualcosa di più.
Il titolo di “Man of the match” spetta ad Andrea Memo, mediano di mischia del Paese, che viene premiato a fine match da Roberto Polloni e Stefano Longhi, vicepresidente vicario e vicepresidente del CUS Torino. «Siamo veramente contenti – spiega il numero 9 – per questa sesto successo di fila. Abbiamo una rosa giovane, che è anche merito della bella collaborazione esistente con la Benetton. Anch’io in passato ho giocato in maglia biancoverde. Abbiamo commesso molti errori, ma vincere in casa del CUS per noi è molto importante. In mischia abbiamo dato una grande prova di carattere e l’ultima azione, in cui abbiamo “rubato” una mischia introdotta dagli avversari è stato un po’ lo specchio della partita».
TABELLINO
Ce.S.In. CUS Torino – Rugby Paese 7-13 (primo tempo 7-7) (1-4)
Ce.S.In. CUS Torino: D’Angelo, Civita (31′ st Montaldo, 41′ st Civita), Monfrino, Forte, Tinebra, Falasca, Musso, Leo, Alparone, Sebastiano Lo Greco (23 st Bandieri), Narcisi (23′ st Amadio), Merlino, Nicita, Martina (29′ st Lo Faro), Modonutto. A disposizione: Garbet, Carlalberto Lo Greco, Perju e Valenti. All.: Regan Sue
Rugby Paese: Agnoletto, Casarin (26′ st Bergamo), Furlan (22′ st Andrea Pavin), Moro, Passuello, Barzan, Memo (36′ st Marco Pavin), Cadorin, Gigliodoro (15′ st Menelle), Pagotto (25′ st Bot), Secolo, Fornarolo (30′ st Boffo), Zara (15′ st Zanatta), Codo, Caeran (1′ st Deoni). All.: Mario Pavin
Arbitro: Claudio Castagnoni (Livorno)
Assistenti: Francesco Pulpo e Salvatore D’Amico (Brescia)
Marcatori: Primo tempo: 16′ meta Caeran, trasf. Agnoletto (0-7); 42′ meta Tinebra, trasf. D’Angelo (7-7). Secondo tempo: 17′ c.p. Agnoletto (7-10); 30′ c.p. Andrea Pavin (7-13).
Ammonizioni: Primo tempo: 39′ Caeran (Paese). Secondo tempo: 31′ Modonutto (Ce.S.In.)
A Grugliasco il bilancio del fine settimana è comunque positivo. Le due Under 14 confermano il loro valore, travolgendo l’Amatori Novara per 66-29 e il Cuneo Pedona per 68-7.
La cadetta di serie C territoriale batte agevolmente per 34-5 l’Orbassano. Antonio Campagna e Fabrizio Siviero schierano Lattanzio estremo, Di Bari (32′ st Mancini) e Ladavas ali, Mazzurco e Solito centri, Monaco (18 st Fournes) apertura, Bertola mediano di mischia, Arnedo Naranjo, Bertino (32′ st Sarnataro) e Bosio terze linee, Scaramozzino e Pusineri seconde linee, Currò (18′ st Carbonatto ) e Catalfamo piloni e Trogolo Got (32′ st Lena) tallonatore. In panchina Guadagno e Franzo. Il tecnico orbassanese Pietro Cipolla risponde con Timo estremo Capano (st Casillo) e Siracusa all’ala, Kwaku e Tesse al centro, De Vita e Cortese in mediana, Siciliano, Tricarico (st Aprile) e Giuseppe Chiavetta in terza linea, Calabrese e Perotto (st Battistetti) in seconda, Sebastiano Chiavetta e Notarfrancesco piloni e Governali (st Solia) tallonatore. Non c’è partita fin dall’inizio, anche se il Ce.S.in si complica un po’ la vita con le sue mani. Già al 6′ Trogolo Got va in meta e si ripete al 12′ (con Bosio che trasforma per il 12-0). Al 24′ su percussione di Solito va a segno anche Ladavas (17-0). L’Orbassano ha l’opportunità di accorciare le distanze al 32′, ma De Vita calcia corto un piazzato. Nella ripresa Bosio dalla piazzola fa 20-0. Gli ospiti ottengono la meta della bandiera al 20′ con Tricarico (20-5). Fournes, entrato da poco, al 24′ sfonda e Bosio infila i pali con l’addizionale (27-5). Con un’avvolgente azione alla mano al 43′ il Cus manda in meta Lattanzio e Bosio non manca la trasformazione (34-5). Un piazzato a lato dei pali di De Vita chiude la sfida, quasi una formalità per capitan Catalfamo e compagni.
A Cernusco l’Under 23 di Andrea Oliva domina per 43-17, con le mete di Cassardo (2), Bestini, Federico Di Tizio, Vincenzo Listone, Notario e Varricchio e le tre trasformazioni di Notario, cui si somma quella di Listone. Una curiosità è la presenza in campo di due coppie di gemelli (Fabio e Paolo Martra e Alessandro e Federico di Tizio) e di una di fratelli (Michele e Vincenzo Listone).
L’Under 20 di Dragos Bavinschi s’impone infine nel recupero di Cesano Boscone per 12-3, con le mete di Spaliviero e Porporato, che mette a segno anche una trasformazione.
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