Sentenza durissima contro Mike Scott, ex dirigente del club inglese
Ci sono casi in cui le sanzioni possono essere definite, lievi, in altre dure e in altri ancora pesantissime. Quella inflitta all’ex manager dei London Welsh Mike Scott va oltre.
La RFU ha infatti sospeso il dirigente a vita from the management, coaching or playing of rugby football union in any capacity or from membership of any club affiliated to the RFU. Letterale. E se mai Scott decidesse di presentare ricorso sappia che la federazione inglese ha già deciso che comunque la sua pena non potrà scendere sotto i 10 anni di squalifica. Nero su bianco anche questo.
Scott è stato ritenuto personalmente responsabile dell’irregolarità del contratto di Tyson Keats che è sceso in campo senza averne i diritti in quanto ineleggible. Una sentenza, quella contro il manager, che spiega anche i soli 5 punti di sanzione (altrettanti sono stati abbuonati) contro il club, pena ritenuta da molti commentatori come molto lieve. Da sottolineare che a sollevare la questione del contratto di Keats è stata la stessa società che si è accorta delle irregolarità dopo le dimissioni di Scott di qualche mese fa.
Le colpe (qui trovate il dispositivo dell’intera sentenza), ammesse dall’imputato, sono:
– di aver dichiarato il falso registrando il giocatore come nato a Christchurch in Inghilterra
– di aver dichiarato il falso in una comunicazione telefonica con la RFU, confermando che il giocatore era nato in quella località inglese e sostenendo che si era poi trasferito in Nuova Zelanda con la sua famiglia
– di avere fornito un passaporto britannico contraffatto a supporto delle dichiarazione dei punti precedenti.
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