Domenica nel big-match del terzo turno i Bulls hanno vinto a Auckland 21-28
“Squadra vincente non si cambia”. Se John Kirwan avesse ascoltato di più il suo inner ego italiano avrebbe
lasciato intatta (a parte Noaks fuori per infortunio) la squadra che ha brillato nei primi due turni di
Super Rugby 2013 contro gli Hurricanes e i Crusaders. Invece domenica i Blues hanno riassaporato il ben conosciuto sapore della sconfitta proprio ad Eden Park.
Domande sui sei cambi decisi da JK sono state il tormentone tra giornalisti e addetti ai lavori prima e durante la partita. Perché, diciamo le cose come stanno, cosa ha spinto un panel di allenatori di cotanta esperienza come John Kirwan and Graham Henry a cambiare così tanti giocatori, a mettere in campo dei ragazzini contro una delle franchigie più forti, per di più Sudafricana e proprio a Eden Park di fronte ai propri tifosi affamati di vittoria?
In conferenza stampa, nel post-partita, JK ha ribadito più volte il concetto di “consistenza nella preparazione” che, se ben fatto nella settimana precedente la gara porta positività anche in campo. Verrebbe da chiedere cosa è cambiato, cosa è stato fatto diversamente questa volta rispetto alle due partite precedenti. Kirwan ha inoltre aggiunto che i Blues sono stati costretti a giocare nello stile degli avversari, che a suo dire è il migliore al mondo e che il problema era più a livello individuale che collettivo della squadra, anche se ha anche ammesso che il livello di energia ed eccitamento generale che ha caratterizzato la franchigia nelle precedenti partite questa volta è decisamente mancato.
JK fa mea culpa dicendo: “Mi prendo tutta la responsabilità, non mi pento di aver apportato cambiamenti alla squadra, ma concordo che ha influito sul risultato e su come abbiamo giocato.”
Ha poi aggiunto che soprattutto nel primo tempo è stato più un problema a livello mentale che tecnico ma poi rivela di aver sofferto la mancanza di impegno della squadra al piano di gioco: “La peggiore partita delle ultime 7 settimane se si consideraanche il periodo di preseason. L’unica nota positiva è il punto di bonus”. Poi, parlando dei sei cambi ha detto che l’ala Wasi Naholo è quello che ha sofferto di più mentre in generale i vari debuttanti se la sono cavata. Insomma serve un po’ di tempo per riordinare le carte.
A parlare nel post gara è stato anche il capitano Ali Williams che difende il gruppo ma ha poi detto che la squadra deve attenersi a fare cose semplici e fa eco al proprio allenatore affermando che modifiche devono essere apportate a livello individuale e di preparazione settimanale. Intanto gli assenti di questo fine settimana rientrano tutti nel gruppo, anche Anthony Boric che ha giocano 70 minuti con la squadra emergenti e che già si sa che lascerà la Nuova Zelanda a fine Super Rugby.
Ora i Blues sono attesi da due impegni importanti: affrontare i Tahs a Sydney e poi i campioni in carica dei Chiefs a Mount Maunganui è una sfida per tutti, soprattutto per questi giovani Aucklanders. Ed allora Better Never Stops.
di Melita Martorana
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=C6SVD0kVPKU
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