Il CEO dell’ARU ha fatto sapere che grazie al tour della selezione britannica i bilanci quest’anno rideranno. Ma nel 2014 e 2015…
Un anno di vacche grasse e due di magre. Sono queste le previsioni della ARU per i prossimi tre bilanci finanziari. A dirlo è il nuovo CEO della federazione australiana, Bill Pulver, alle prese con una vasta riorganizzazione che ha due obiettivi, da un lato la crescita della disciplina a dispetto di Rugby League e aussie rules, dall’altro il raggiungimento dell’indipendenza economica delle cinque franchigie del Super Rugby.
Le vacche grasse sono strettamente correlate al tour di British & Irish Lions del prossimo giugno, poi due anni di deficit nel 2014 e 2015. L’ARU ha chiuso in perdita anche i bilanci del 2011 e 2012.
Intanto da Sydney arriva la notizia che i Waratahs sono alle prese con un problema dalle dimensioni decisamente importanti: l’80% dei giocatori della franchigia del Galles del Sud sono infatti in scadenza di contratto. Un problema “amministrativo”, diciamo così, che potrebbe avere non pochi riflessi anche sul campo…
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