A fine stagione sarà libero, proprio quando ci sarà da firmare il contratto per la nazionale australiana. Voci però lo vorrebbero in Irlanda
L’orologio di Robbie Deans gira molto, molto velocemente. A giugno arrivano in Australia i Lions, poi il Rugby Championship, i test-match di novembre e… la scadenza del suo contratto. Un ct sulla graticola da tempo ma che i risultati – Mondiale a parte – li ha bene o male portati a casa. Certo non è un granché amato, e sicuramente laggiù, nella terra dei canguri, il suo passaporto neozelandese non aiuta molto.
Fino a fine anno, se non avvengono disastri, la panchina sarà sua. Poi non si sa. Anche perché al ruolo di ct dei wallabies si avvicina a grandi falcate Ewen McKenzie: qualche ora fa il director of coaching dei Reds lasscerà il suo ruolo nella franchigia del Queensland. Lui lo dice apertamente al The Australian: “Le decisioni per il 2014 vengono prese in questo periodo: Mi piacerebbe allenare la nazionale australiana ma non posso certo controllare la tempistica dell’ARU. Annunciando le mie dimissioni a fine stagione creo in qualche modo una tempistica mia”. Insomma, se qualcuno mi vuole, io sono qua… Anche perché qualcuno lo vorrebbe in corsa per la successione di Declan Kidney sulla panchina irlandese.
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