Convincente vittoria contro gli Amatori Genova nella penultima giornata di campionato. L’acqua, il fango. I primi protagonisti di questo incontro. Gli atleti affrontano l’incontro con spirito autenticamente sportivo. Purtroppo tutte le ultime partite dell’Imperia Rugby, dotata di notevole tasso tecnico, sono state disputate su campi ormai indegni di questo nobile sport. Non è sufficiente pensare che ai rugbisti piaccia il fango. Ne consegue che sia necessario un intervento estivo importante per arrivare all’onor del mondo per la prossima stagione. Ed ora la cronaca di un match comunque divertente. Il rugby italiano si sta evolvendo dallo scontro fisico puro e semplice ad un gioco più variato ed aperto. Merito anche di una Amatori Genova da anni in ultima posizione nella C territoriale, ma desiderosa di mostrare che la buona scuola delle giovanili non è lettera morta. Del resto molti ragazzi cresciuti tra i rossoblu finiscono nelle serie superiori. Imperia nella consueta emergenza. Manca il metronomo dei tre quarti, Davide Pozzati, nonché il mediano di mischia Alessandro Castaldo e mezza mischia: Vazio, Minniti, Salaris, Beruto tra gli altri, mentre Del Bon è comunque con i compagni a soffrire a bordo campo. Coach Flavio Perrone è creativo e la prima linea tiene. Anche se dopo qualche minuto esce Oreggia, infortunato ad una mano. Entra Barbotto, che pure non era al meglio. Francesco Creanza gioca da faro come mediano di mischia, allenatore in campo. Alessio Lanteri fa la sua parte. Però questa sarà ricordata in casa Imperia come la partita degli addii. Giocano l’ultima in casa, per i limiti raggiungi di età, i volitivi Alain Oliviero, grande stagione la sua e Daniele Carli. Quest’ultimo con una clavicola mezza rotta e senza preparazione ha comunque affrontato a muso duro la pugna, ultimo superstite di un gruppo che è traghettato dal Delta, agli Amatori, all’Imperia Rugby. Oliviero celebra la giornata con l’alloro di capitano, ceduto cavallerescamente da Paolo Novaro. Gli Amatori iniziano bene: la loro mischia tiene e mettono in atto ripetutamente una maul avanzante che sarà la miglior cosa in partita. Imperia ci mette un po’ a trovare il bandolo della matassa, ma lo fa con decisione e nel migliore dei modi. Azione da touche, punto di incontro, apertura e trasmissione sulla destra seguendo la direzione di gioco dei tre quarti, fino all’ala Semeria che se ne va in meta in mezzo ai pali. La reazione genovese è debole, ma viene favorita dal campo ai limiti della praticabilità. Succede però che ancora una ruck dopo la touche imperiese viene sfruttata al meglio: azione alla mano e spunta il solito missile “invisibile” Roggero, che schiaccia o meglio scivola in meta, con un Agostino Semeria al largo già reattivo. Imperia a questo punto schiaccia sull’acceleratore e sfrutta la vena giovane dei suoi centri Dalpiaz e Delbecchi, 37 anni in due. Una nota lieta per il futuro, visto il progressivo passaggio ai veterani di tanti senatori. Un’azione a fasi ripetute porta alla fine alla meta di Paolo Novaro: una continuità notevole in campionato. Il secondo tempo vede una prima reazione genovese, frustrata da qualche baruffa. Sarà Dalpiaz a rompere le righe dopo una mischia ordinata, capace di segnare quasi sulla bandierina. Le prime linee portano avanti la palla. Il ball carrier in questo caso è Fulvio Ferrua, che imposta una bella azione, va a terra e la palla arriva alfine alla terza linea Alain Oliviero, che suggella con una meta la sua prestazione di fine carriera seniores. La mischia imperiese a questo punto giganteggia anche nel raggruppamento ordinato, mettendo in difficoltà i genovesi ormai spenti. Nonostante questo, nelle maul c’è ancora resistenza. La forza alfine Francesco Creanza, che compie un’azione mutuata dalla sua esperienza multisportiva. Mettendo insieme la potenza di un giocatore da palla ovale, la leggerezza del nuoto (mai come oggi necessaria) e l’agilità surfistica, palla in mano vola sopra la maul e plana in meta. Chapeau !!!
L’ultima meta è di Paolo Novaro, ancora in percussioni allo scadere. Ale Invi Roggero non trasforma, ma ha calciato bene, nonostante campo e palla pesanti. Alla fine parole di elogio di Perrone per i suoi: “rispetto all’andata siamo andati bene perché abbiamo seguito il piano di gioco ed abbiamo fatto buone azioni manovrate nonostante il terreno. Tutti meritano un elogio”. Si segnala come man of the match “el rascacielo” Flavio Ferrua, continuo, generoso, capace di correre e placcare. Uomo da ultima parola in mischia, è stato uno dei simboli della giornata.
SERIE C GIRONE TERRITORIALE VI giornata di ritorno
Asti Cadetti – Cffs Cogoleto 15/26
Saluzzo – DB Group La Spezia 9/17
Tigullio Rapallo – Savona 3/57
Imperia – C&C Amatori Genova 37/0
CLASSIFICA: Cffs Cogoleto punti 59, Savona 48, Asti Cadetti 45, Imperia 30. La Spezia 28, Saluzzo 25, Tigullio Rapallo 1, Amatori Genova (*) – 3.
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