Ct fino a giugno, forse anche dopo. Ma la federazione scozzese ha voluto mettere le mani avanti e lanciare messaggi
Scott Johnson è l’allenatore australiano su cui la federazione scozzese ha puntato per rimettere in piedi il proprio movimento dopo le dimissioni di Andy Robinson. Beh, puntato è forse una parola un po’ forte visto che si tratta pur sempre di un ct ad interim il cui mandato scadrà dopo il tour di giugno in Sudafrica quando se la vedrà con Springboks, Samoa e Italia.
Il Sei Nazioni è andato bene, con la Scozia che ha conquistato un insperato terzo posto, complice anche un torneo molto equilibrato. La federazione non ha ancora deciso se confermarlo o meno – anche se molto probabilmente lo farà – ma il nome di Johnson in queste ultime settimane è circolato parecchio: è stato infatti accostato alla federazione australiana dove andrebbe a ricoprire il ruolo di High Performance Unit Manager. Una cosa che lassù, oltre il Vallo di Adriano, non è stata molto gradita. Tanto che la SRU, la federazione scozzese ha diramato una nota nella quale si conferma che Johnson sarà sicuramente ct sino a giugno e che la sua conferma in quel ruolo è soggetta a valutazione, ma dove si precisa anche che lo stesso allenatore ha un compito più ampio e che riguarda la formazione degli allenatori che entrano a far parte dello staff federale. Insomma Johnson è nostro sembrano voler dire a Edimburgo, che faccia o meno il ct.
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