La delusione del Mondiale 2011 e l’obiettivo del torneo iridato in Inghilterra. In mezzo il suo “sabbatico”
Carter definisce questa sua sofferenza come una “cicatrice” e l’unico modo per curarla è la RWC2015. Un obiettivo verso il quale procederanno tutti i suoi sforzi e prima del quale troverà spazio anche il suo semestre sabbatico, come quello che sta trascorrendo Richie McCaw. Sul tavolo ci sono varie opzioni a partire da quello dello stacco completo dal mondo del rugby, anche se Carter preferirebbe “giocare tre mesi in Giappone”. Nell’intervista il giocatore conferma i contatti con dei club francesi, ma definisce anche il Top 14 come un “campionato duro fisicamente”. Di sicuro molto più che non quello giapponese.
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