Cosa ne pensano i club romani dell’ipotetico trasloco del Benetton? RSNEWS li ha sentiti
Benetton a Roma? L’idea è stata buttata lì dal presidente federale Gavazzi, ma al di là che la cosa si faccia o meno è anche vero che la proposta di una franchigia celtica a Roma è un qualcosa di magmatico, che rimane sottotraccia e che ogni tanto torna a fare capolino sui media. Il sito RSnews ha prima fatto un riassunto della situazione di stallo concernente lo stadio Flaminio, poi ha ricordato i costi di gestione (700mila euro l’anno, oltre alla ristrutturazione) e quindi sentito i vari attori protagonisti della scena rugbistica romana. Eccone alcuni stralci:
– Alessandro Cochi:”A breve verrà reso pubblico il bando per il project financing del Flaminio. Da 7 anni si cerca una soluzione per l’impianto. Chiaro che chi vincerà il bando potrà poi affittarlo magari alla squadra che decidesse di trasferirsi qui. E noi ne saremo felici”.
– Armando Forgione, vicepresidente esecutivo delle Fiamme Oro Rugby:”Non ritengo, sinceramente, che la Benetton Treviso possa spostarsi a Roma. È una realtà ben radicata in quel territorio, sia dal punto di vista sportivo che imprenditoriale e pensare che possa trasferirsi in blocco nella Capitale mi sembra un po’ una boutade. Una franchigia interamente romana? Beh, penso che sia un’ipotesi plausibile anche perché qui avremmo le strutture per realizzarla. Ma finora restano solamente chiacchiere da bar e lo resteranno finché non verranno coinvolte direttamente nel progetto le società, come le Fiamme Oro, che fanno base qui a Roma”.
– Alfredo Biagini, presidente della Lazio Rugby Alfredo Biagini: “Dipende da Benetton. Non so quali siano i loro programmi, visto che poi la franchigia sta ottenendo grossi risultati. Non so se Benetton possa lasciare il radicamento territoriale a Treviso. Penso anche che sarebbe positivo che la Benetton avesse maggior radicamento sul territorio veneto, assolutamente permeabile al rugby. Ma se si pensa a una franchigia a Roma, allora è chiaro che questo è un bacino d’utenza importante rispetto a Parma (…) A Roma si potrebbe avere più pubblico, ma bisognerebbe allestire squadra che porti il pubblico allo stadio. Spostare le Zebre sarebbe forse più semplice. Se invece dobbiamo pensare a Roma come sede ideale per una franchigia, direi proprio di sì. Una solo romana? Bisogna essere realisti e concreti. Se pensiamo a Roma come bacino di utenza che con un programma triennale possa attrarre pubblico ed avere un risultato importante, direi che è possibile. Ma se invece pensiamo a Roma e alla sua capacità di allestire immediatamente una franchigia, con le sue sole potenzialità, allora ho delle perplessità. (…) Poi squadre come Lazio, Primavera, Capitolina e le altre presenti qui non credo che possano insieme reperire da sole le risorse necessarie per allestire una franchigia. Se invece la Federazione sostenesse come a Parma una cosa del genere, allora si potrebbe fare”.
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