Le formazioni del torneo provenivano da Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana e Veneto
La manifestazione, alla sua quarta edizione, era organizzata dalla franchigia Romagna RFC, che raccoglie i migliori atleti delle società della zona ed ha visto la partecipazione di 12 squadre appartenenti appunto a sei regioni italiane, che danno così il nome al torneo, in omaggio al mitico Sei Nazioni.
Questi i partecipanti: Accademia Rugby Badia, Amatori Parma Rugby Junior, Canguri Rugby Junior Pesaro, Aeroporto Firenze Rugby 1931, Legio Picena Rugby, Junior Rugby Jesi, Romagna RFC Juniores, Rugby Club Valpolicella, Rugby Mantova, Rugby Perugia, Rugby Sambuceto 2008 (presente con due formazioni).
Il Firenze da queste parti è ben conosciuto, perché nelle tre precedenti edizioni si è sempre piazzato sul podio, con un secondo posto e due terzi posti, purtroppo senza mai centrare il bersaglio grosso, ed è stato inserito in un girone di ferro, con Accademia Rugby Badia, Perugia e Legio Picena.
Il primo incontro è proprio con il Badia, formazione polesana storicamente molto quotata, e come tutte le gare del primo giorno si svolge in un tempo unico di 20 minuti e non prevede calci di trasformazione.
L’avvio è equilibrato e le due squadre si affrontano a viso aperto senza risparmiarsi, finché il Badia sfrutta un rimbalzo maligno su un calcio in profondità e passa in vantaggio. In altre occasioni sarebbe stato il primo sigillo negativo per un torneo tutto in salita ma Firenze reagisce e, prima con Battaglia e poi con Mascalchi, riesce a riportarsi avanti.
La manovra del Badia è travolgente ed ha fra le sue principali caratteristiche di riuscire a non far mai “morire” la palla; così, nonostante i tanti placcaggi dei biancorossi, i veneti avanzano e riescono a pareggiare. Firenze non ci sta: Guarducci ha un’incertezza su un calcio dei veneti ma l’arbitro non giudica in avanti il suo controllo e sul contrattacco il nostro estremo segna la meta della vittoria.
Sembra impossibile che in venti minuti il punteggio si sia spostato tante volte a vantaggio degli uni o degli altri ma, in questa sorta di scambio “pugilistico”, c’è la consapevolezza che il 3 a 2 finale del Firenze è in fondo solamente una vittoria “ai punti”.
Lo staff degli organizzatori romagnoli si congratula con le squadre: “Bravi tutti, bella partita! Per vedere un rugby così bisognerebbe pagare il biglietto!”; noi genitori registriamo i complimenti simulando sportività navigata ed elegante distacco, ma sotto sotto gongoliamo alla grande: i ragazzi stavolta ci sono e ce la stanno mettendo tutta!
E’ poi la volta del match contro la Legio Picena, formazione che raccoglie i rugbysti della valle del Tronto e come si capisce anche dal loro nome sono tipi combattivi. Pronti via e Mascalchi segna la prima meta; in pochi minuti seguono quelle di Guarducci, Fissi, ancora Mascalchi, di nuovo Fissi ed infine Elegi per il definitivo 6 a 0 finale.
Ora tocca al Perugia, che in altri tornei ci ha dato diversi dispiaceri grazie ad un’ottima organizzazione di gioco, ma oggi sembra non essercene per nessuno: con le mete di Battaglia, Pini Chiappini, Mascalchi, Battaglia e ancora Mascalchi, il match finisce sul 5 a 0 per Firenze. La prima giornata si chiude con Aeroporto Firenze primo nel suo girone.
Alle 11.10 il match con Pesaro vede le mete di Silei, Pini Chiappini, Battaglia e Meucci. I Canguri però non vogliono chiudere senza almeno la meta della bandiera e reagiscono con tutti i loro effettivi e soprattutto con l’ottimo estremo. La nostra difesa si mette in mostra con diversi placcaggi decisi e chiude tutte le strade, lasciando il tempo nel finale per la meta di Almansi: 5 a 0.
Nel pomeriggio, dopo un intermezzo fornito da un quadrangolare di formazioni Under 16, riprendono le fasi finali: per i primi quattro posti si affronteranno da una parte Aeroporto Firenze e Amatori Parma e dall’altra i padroni di casa del Romagna e l’Accademia Rugby Badia, con quest’ultima che ha “regolato” le avversarie del girone costituito dalle seconde classificate.
La prima semifinale si gioca appunto fra Romagna e Badia: i veneti, come sappiamo bene, sono forti e organizzati e si piazzano stabilmente nella metà campo avversaria. Un contrattacco romagnolo porta però in vantaggio la franchigia. I veneti pressano e nel finale riescono a pareggiare. Per decidere la prima finalista si deve andare alla sfida dei calci piazzati: il primo gruppo di tre calci finisce sul due a due, la seconda serie non vede nessuna realizzazione e bisogna attendere la terza serie per la realizzazione da parte del Badia, che dà ai veneti la vittoria.
Questo ritardo intanto ha attentato alle coronarie del pubblico sugli spalti, non solo quello romagnolo e veneto ma anche fiorentino: c’è chi prenota il defibrillatore, chi chiede un caritatevole colpo di grazia in caso di decisione ai calci anche per i biancorossi, chi cerca di capire chi sarebbe meglio che vincesse: “In finale sarebbe meglio trovare quelli”; “Ma se noi in finale ancora non ci siamo!?”; “Allora se andiamo alla finalina con gli altri rischiamo di giocarci anche il terzo posto!”; ecc.
Si giunge così alla partita tra Parma e Firenze; la squadra emiliana ha il suo punto di forza in un ragazzo di colore dal fisico possente e dai capelli rossi che ha già incrociato e preoccupato i nostri ragazzi fin dai tempi dell’Under 9.
Stavolta però il fiorentini riescono a disinnescarlo e dopo dieci minuti passano in vantaggio con una meta di Mascalchi. Non è una gran partita del Firenze: troppi errori e tanta frenesia figlia della tensione, accentuata – se ce ne fosse stato bisogno – dall’attesa per i calci piazzati dell’altra semifinale, ma il successo apre le porte della finalissima contro Badia, l’unica squadra che in questo torneo è riuscita a segnarci una meta, anzi due.
Dai telefoni cellulari sulle tribune fioccano sms per quanti non hanno potuto partecipato alla trasferta: qualcuno studia le scaramanzie del caso per le prossime occasioni, qualcun altro – incredulo – pensa ad uno scherzo dei buontemponi al seguito, ma è tutto vero, siamo in finale!
Inizia la partita ed il Badia mostra tutta la sua forza costringendo il Firenze in difesa.
Al quarto minuto, quando i fiorentini cercano di impostare la manovra, i veneti sfruttano un intercetto e sugli sviluppi vanno in meta, non trasformata: 5 a 0. Firenze cerca di sfruttare la velocità di Guarducci e Pini Chiappini, ma i loro tentativi vengono bloccati sulla linea laterale.
La spinta del Badia e qualche interpretazione arbitrale non favorevole smorzano i timidi tentativi di reazione del Firenze, condotti più per rabbia che per convinzione, e portano alla seconda segnatura veneta, trasformata: 12 a 0 il risultato finale per Badia, assolutamente meritato.
Gli occhi dei fiorentini si velano di “lucciconi” di amarezza e delusione per l’occasione persa.
Se nelle roventi sabbie del deserto egiziano si annida la maledizione di Tutankhamon, nelle gelide brume di questa latitante “maledetta primavera” romagnola ai nostri non può che toccare la festivalsanremese maledizione di “TotoKutugn”: ancora una volta Firenze torna da Cesena con il secondo posto ed i complimenti del pubblico. Il bilancio è però davvero positivo, con 6 vittorie ed una sola sconfitta nella finale, 26 mete realizzate e 4 subite (tutte dal Badia!): bravi ragazzi, avete giocato tutti un grande torneo.
Formazione di Aeroporto Firenze: Gianlorenzo Almansi, Federico Bacci, Michele Battaglia, Gabriele Carubia, Enrico Casanova, Alessandro Di Miscio, Filippo Dragoni, Diego Elegi, Francesco Fissi, Niccolò Guarducci, Joseph Mascalchi, Lorenzo Mechi, Giovanni Meucci, Marco Picheca, Matteo Pini Chiappini, Hakim Merzoug, Dario Ramuzzi, Edoardo Rindi, Tommaso Silei, Andrea Tarchi
Allenatori: De Marco, Taiuti, Borsi
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