I quarti di finale delle coppe ci “regalano” un continente dal sapore francese, un retrogusto irlandese e una spolverata inglese
Clermont-Munster e Saracens-Tolone in Heineken Cup, Perpignan-Stade Francais e Leinster-Biarritz per la Challenge Cup. E’ questa l’Europa delle semifinali delle competizioni continentali della stagione 2012/2013. Due squadre irlandesi, una inglese e cinque francesi. Un anno fa la Challenge Cup era di completo pannaggio francese (Brive, Biarritz, Stade Francais e Tolone) mentre l’Heineken vedeva ancora in corsa due irlandesi (Leinster e Ulster), una francese (Clermont) e una scozzese (Edimburgo).
Cosa se ne evince? Che la Francia a livello di movimento rimane la leader del rugby europeo, sparisce la Scozia – ma già un anno fa la presenza di Edimburgo a discapito della favoritissima Tolosa era una vera sorpresa – l’Irlanda conferma la sua pattuglia pur variandone un elemento e fa la sua ricomparsa l’Inghilterra. La qualificazione dei Saracens è un brodino rispetto allo “zero” di un anno fa, ma al di là della Manica speravano di ritrovarsi con un gruppetto un po’ più numeroso: i Tigers avevano un compito difficile giocando in casa del Tolone, di sicuro ci si aspettava di più dagli Harlequins.
L’Irlanda mantiene stabile la sua presenza: perde l’Ulster ma guadagna il Munster accanto al Leinster. Crisi, cambio generazionale, insomma tutte le “scuse” che vengono normalmente usate per parlare delle difficoltà della nazionale irlandese svaniscono di fronte ai risultati dei club. Una situazione speculare e inversa al Galles, a ben vedere: i Dragoni hanno vinto gli ultimi due Sei Nazioni ma non sono riusciti a piazzare nemmeno una squadra nelle semifinali delle ultime due stagioni, anzi, quella ancora in corso registra un passo indietro rispetto al 2011/2012 quando quantomeno Scarlets e Cardiff Blues erano arrivati ai quarti di finale rispettivamente di Challenge e Heinekn Cup. Quest’anno invece il Galles era completamente assente.
Rimane la Francia: il numero complessivo delle squadre transalpine ancora in corsa per la vittoria finale rimane lo stesso (5) e cambia solo la distribuzione con un club in meno in Challenge e uno in più in Heineken, anche se non si può non rilevare che il Tolone è una vera e propria multinazionale (nel XV titolare sceso in campo con i Tigers i francesi erano solo quattro) .
La nuova mappa dell’Europa potrà influire in qualche modo sulla discussione in corso circa il futuro delle coppe europee oppure ormai le posizioni sono cristallizzate? E voi cosa ne pensate?
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