Intervista a a Thomas Fisher, primo giocatore neozelandese a Ragusa
Trovarsi nello spogliatoio dell’Audax e respirare l’aria dell’altro Emisfero, sentire e cercare di capire i consigli in inglese, spiegare cercando di tradurre le nostre nozioni, apprenderne altre più evolute dettate da una filosofia quasi religiosa …….. capire che comunque parliamo una lingua universale quale è il RUGBY.
Fisher Thomas Jones lo “straniero” del Rugby Audax Clan, ha dato una svolta al modo di vivere e fare rugby a Ragusa. Questo ragazzotto dai lineamenti anglosassoni, dal corpo statuario e dalla simpatia “mediterranea” non ha certamente faticato a ritagliarsi un angolo nei cuori dei Dirigenti e colleghi giocatori, ma sentiamo dalla sua voce come archivierà questa avventura in terra sicula:
Thomas la tua permanenza a Ragusa sta per finire cosa porti con te?
Ho passato l’ultimo anno e un po’ in giro per il mondo e posso dire Ragusa e Marina di Ragusa sono veramente due dei miei posti preferiti di sempre e saranno tutti modi tenere ricordi speciali per me. Estate in Sicilia è un’esperienza incredibile da lunghe notti al Koala di giorni pigri sulle splendide spiagge e il cibo incredibile della mia “mamma adottiva siciliana” Gianna Giummarra non avrei potuto immaginare ci fosse un posto come questo in tutto il mondo.
Thomas cosa pensi del Rugby a Ragusa e della serie “C” Isolana?
Il rugby in Ragusa e la maggior parte delle squadre che ho incontrato è molto competitivo e sempre vissuto con grande passione sia dai giocatori che dai tifosi ed è bello vederlo perché questo è il modo in cui il rugby dovrebbe essere vissuto. Spero che le partite che ho giocato siano state divertenti, ho mostrato uno stile di contrasto che i giocatori più giovani potranno provare in futuro. Spero di aver dato un grande contributo per aiutare lo sviluppo della prossima ondata di talenti dell’ Audax.
Thomas come valuti il tuo insegnamento della disciplina nelle scuole medie?
Tutti i giocatori giovani provenienti attraverso i ranghi al RAC sono fantastici e hanno una grande attitudine per il gioco e la formazione che mette il club al primo posto per gli anni a venire.
Thomas cosa lasci in questo lembo d’Italia?
La città di Ragusa è un posto molto rilassante, bello e l’ho davvero apprezzato, esplorare le sue strade e gli edifici antichi la maggior parte dei quali hanno un’età superiore a il mio paese! Ibla è splendida ho ammirato la sua architettura e la bellezza, siete molto fortunati a chiamare “casa” un posto come questo. Le mie giornate trascorse a bere caffè di Prima Classe, visitando Timmys Tabbacci, la palestra Basaki o le innumerevoli pizze con Boschi e Co, i week-end sono stati sia rilassanti che unici nel suo genere e mi è piaciuto ogni minuto.
Ma di gran lunga la cosa migliore del mio soggiorno qui sono state le persone che ho incontrato e diventare amici per tutta la vita con. Il club di rugby e i compagni di squadra sono e saranno sempre i miei fratelli abbiamo avuto bei momenti insieme, anche quando non abbiamo vinto sul campo la squadra è rimasta vicino e ho sempre guardato l’ora di vedere qualcuno dal club per divertirci insieme, e non sto esagerando. Ognuno mi ha fatto sentire il benvenuto e parte speciale della famiglia. I Siciliani sono le persone più ospitali penso che nel resto del mondo, chi mi invitava a cene e compleanni, chi mi ha aiutato a stabilirmi in città e accompagnato da un posto all’altro per vedere le meraviglie dell’isola. Ho davvero apprezzato ogni momento di gentilezza.
Ci sono troppe persone da ringraziare qui, ma un ringraziamento speciale deve andare a Emanuele “Nochio” Minardi e Sartorio Paolo per avermi aiutato a vivere il mio sogno qui, sarò per sempre grato. Spero di vedere alcuni dei miei amici in Australia quando vengono a visitare ci sarà sempre una camera a disposizione a casa mia! Forza Clan!
Il primo “straniero” dell’Audax torna in Patria e a noi non resta che la certezza di avere un altro ambasciatore di Sicilia … o meglio un altro “Ragusano nel Mondo”!
Ciao Tommaso.
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