Una splendida festa che ha coinvolto (e soprattutto divertito) 143 (!) alunni di tre scuole medie cittadine. Una memorabile mattinata dedicata ad uno sport, quello della palla ovale, genuino, che pure ad altissimi livelli internazionali (leggi quello con i giocatori professionisti di gran fama) continua a mantenere saldi i suoi valori. Lunedì 22 l’impianto comunale ‘Tamberi’ di via Russo (quartier generale del Rugby Etruschi Livorno) ha ospitato l’atto finale del ‘Progetto Rugby a Scuola’. Si è dunque concluso con un concentramento interscolastico, avvalato dal provveditorato, una serie di incontri, allenamenti ed iniziative varie che si sono sviluppate durante l’anno scolastico. Ad organizzare l’evento la società Etruschi, che, al termine del concentramento di lunedì, nel classico ‘terzo tempo’, ha offerto ai tantissimi ragazzi intervenuti, pane e nutella. Il sodalizio verdeamaranto non nasconde la soddisfazione di aver organizzato la riuscitissima iniziativa, diretta dal professor Stefano Biagi. E’ stata direttamente la professoressa Elisa Amato Nicosia, Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Livorno (ex Provveditorato) a mandare ai Dirigenti Scolastici degli istituti una lettera con la quale invitava i vari alunni a partecipare alla manifestazione. Per gli Etruschi, l’accordo con l’ex Provveditorato per un progetto così importante rappresenta una meta di grande prestigio. Tanti i ragazzi – maschi e femmine – che, conoscendo il mondo della palla ovale con il ‘Progetto Rugby a Scuola’ hanno manifestato l’intenzione di proseguire l’attività. L’iniziativa si è sviluppata con la preziosissima collaborazione dei professori Monica Vestrini, Alberto Albero, Marco Romito, Stefano Gazzarri e Diana Panicucci. Tali insegnanti erano presenti lunedì mattina ed insieme al loro collega Stefano Biagi (ed insieme agli allenatori delle giovanili Etruschi e ad alcuni ex giocatori verdeamaranto) hanno diretto le varie gare disputate fra le rappresentative. Si è giocata una partita fra le ‘Mazzini’ e le ‘Borsi’ (finita 6 mete a 2), con protagonisti alcuni atleti già con una certa esperienza nel mondo ovale. Sono stati effettuati inoltre, in contemporanea, due tornei. Quello in ambito maschile ha coinvolto 4 squadre delle ‘Mazzini’, 2 delle ‘Borsi’ e 2 delle ‘Bolognesi’. A livello femminile, torneo fra 7 formazioni: 6 delle ‘Bolognesi’ ed 1 delle ‘Mazzini’. Ecco i nomi dei ragazzi che hanno calcato, lunedì, il campo Tamberi. Si tratta di alunni dell’Istituto Compensivo Bolognesi, della Scuola Media Statale Mazzini e della Scuola Media Statale Borsi. Scuole Mazzini: Bientinesi I., Laviosa, Leonardi, Bientinesi M., Barducci N., Lakaj, Zannoni, Gesi, Romagnoli, Barbini, Andreotti, Lonzi, Puglia, Cannova, Andorlini, Pachetti, Fiorenza, Butteri, Lanari, D’Alessio, Gailli, Gelli, Bientinesi L., Barducci A., Cocco, Baldi, Cecconi, Innocenti, Bellandi, Agati, Zanetti, Lattanzi, Giachi, Mannini, Parri, Borella, Petralia, Del Pero, Iannicello, Gori, Marzocchi, Pachetti, Pardini, Zannoni, Giordano. I.C. Bolognesi: Battaglia, D’Aria, Donati, Filippi, Gandolfo, Lario, Melani, Micheli, Mistretta, Paoli J., Paoli S., Papini, Peralta, Ricciardelli, Santucci, Sessa, Soldaini, Tomei, Villano, Amaro, Barghigiani, Barni, Braschi, Chouki, Finocchietti, Ciccolini, Fresi, Giannetti, Giovacchini, Guidera, Tosi, Vigni, Aquilini, Barsanti, Bellandi, Bertoncini, Bonistalli, Bosinco, Brilli, Bucchioni, Carta, Tocchini, Consani G., Consani T., Cresci, Di Grande, Di Malta, Iavazzo, Ienciu, Lombardi, Lonzi, Maisso, Menicagli, Mosca, Butrignano, Rosellini, Soldaini, Valenzisi, Andreini, Bellini, Bergamini, Branchetti, Brozzi, Campetti. Scuola Borsi: Ciampagna, Qosja, Neziroski, Costan, De Robertis, Morra, Caroti, Serra, Brozzi, Diella, Morchio, Baldi, Menta, Mirante, Rachichi, Vitiello, Alaimo, Pini, Ledda, Taddei, Bardini, Giorgi, Borgiotti, Zinucci, Assuntino, Cavallini, Tomati, Razzauti, Viacava, Galletti, Bartorelli, Fedeli, Ballerini. Soddisfattissimo il professor Stefano Biagi: “Grazie a tutti quanti hanno operato per la realizzazione di questa favolosa manifestazione. Vorrei evidenziare un dato: avevamo un medico a bordo campo, che non ha effettuato alcun intervento. Nessun ragazzo, nel corso dell’intensa mattinata, ha rimediato il benchè minimo acciacco. E’ l’ennesima dimostrazione di come il gioco del rugby non sia pericoloso. Per questo mi auguro che, in futuro, con la firma dei loro genitori, altri ragazzi possano partecipare a simili iniziative”.