Giovedì 16 maggio, giornata inaugurale della kermesse, il capitano delle Zebre incontra scuole e pubblico per parlare di rugby e valori dello sport
Giovedì 16 maggio, Marco Bortolami sarà ospite della giornata inaugurale del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Due appuntamenti dal titolo “Rugby lo sport dei grandi Valori” organizzati da Libreria dello Sport e Onrugby con l’Assessorato allo Sport del Comune di Torino che ospiterà gli incontri presso il proprio spazio situato al padiglione 1, stand D63-64.
Il primo appuntamento, con un’impostazione più divulgativa, si svolgerà in mattinata (ore 11) con la partecipazione anche di alcune scuole del comprensorio, il secondo, nel pomeriggio (alle ore 15), sarà rivolto a tutto il pubblico del Salone.
Prendendo spunto dalla sua autobiografia, “Vita da capitano” (B.C. Dalai Editore), Marco Bortolami, il più giovane capitano nella storia della nazionale italiana rugby, racconterà la propria esperienza sportiva e umana: la storia appassionante di un ragazzo che ha imparato a guardare negli occhi la vita, diventato uomo indossando una maglia da rugby.
“Un incontro che ricalca lo spirito con cui ho scritto il libro – esordisce Marco – raccontare un’esperienza di vita e di crescita personale con l’intento di far sì che leggendolo un ragazzino si innamori del rugby, un genitore sia spinto a far giocare il proprio figlio.
Imparare a lavorare duramente, sapersi impegnare e sacrificare, ritagliarsi il proprio ruolo all’interno di un gruppo sono insegnamenti che mi hanno fatto crescere e di cui mi ritengo molto fortunato.”
“Vedere la luce negli occhi delle persone quando racconto il mio percorso e i miei traguardi, stimolare la consapevolezza che, come nel mio caso, impegnarsi e lavorare duramente porta a raggiungere i propri obiettivi significa seminare qualcosa di importante per saper affrontare la vita con passione.”
Un’iniziativa di cui OnRugby è particolarmente orgoglioso.
Un’occasione per far conoscere meglio il nostro sport a un pubblico numeroso ed eterogeneo, nell’ambito di una manifestazione culturale di primissimo piano, grazie alla presenza di un giocatore che si è distinto, in Italia e all’estero, oltre che per le sue doti in campo anche per il rispetto che ha saputo guadagnarsi da parte di compagni, avversari e tifosi.
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