Bilancio positivo nonostante il campionato difficilissimo per i reatini
Termina al 5° posto su 12 squadre, nel girone D del campionato nazionale di serie B, la corsa
dell’Arieti Rugby Rieti, scavalcando di un punto il Cus Roma, grazie alla vittoria in casa contro la
Primavera, in un epilogo da incorniciare.
L’ultimo incontro della stagione, che ha visto gli arieti ospitare allo Iacoboni una Primavera Roma
salva già dalla scorsa domenica ma padrona di un buon gioco e con nessuna intenzione di sfigurare,
dopo la consegna delle maglie da parte del veterano Alfredo de Angelis, è iniziato con una fase di
studio caratterizzato da buone difese e difficoltà reciproche nel concretizzare.
Ancorati sullo 0-0 per oltre mezz’ora, sul finale di primo tempo gli arieti sono saliti in cattedra
andando a riposo sul 10-0, grazie ad una meta di mischia del pilone Stefano Paolucci ed una della
velocissima ala Luigi Pennino, alla 6^ segnatura consecutiva in 5 gare, entrambi giovanissimi.
Il secondo tempo, a parte un paio di fiammate dei capitolini, è stato tutto amarantoceleste, con le
mete di Antonello “Schizzo” Paniconi, servito dal mediano di mischia Emanuele Mené, autore di
una decisiva penetrazione solitaria e del devastante Francesco “Pupazzo” Rosati, in meta dopo
pochi secondi dal suo ingresso in campo, in sostituzione di un ottimo Alessandro Natoli.
Nonostante la conquista del punto di bonus gli arieti hanno continuato a tenere il piede
sull’acceleratore, arrivando a marcare la quinta meta, anche questa scaturita da giovanissimi, con il
“buco” di Alexei Bostan e la segnatura di Luca Vannozzi, per il definitivo 27-13, risultato dedicato
all’amico Paolo Martini, coach dell’under 20, per una pronta ripresa da un guaio fisico.
Finisce così più che positivamente un campionato particolarmente difficile per l’Arieti Rugby Rieti,
costellato di infortuni, che ha visto l’apertura fuoriclasse argentina Maxi Kahn fuori uso dopo poche
giornate per un brutto infortunio e la prolungata assenza del mediano di mischia Emanuele Mené
per un problema al ginocchio. Una stagione caratterizzata dalla grande difficoltà economica che ha
pervaso tutto il mondo dello sport, tra cui la Rugby Rieti, che ha dovuto fare miracoli per portare
a termine il campionato, solo grazie all’aiuto di pochi sponsor, ai quali si deve la sopravvivenza di
uno sport che appassiona tanti reatini da 50 anni.
Tra le note positive da sottolineare in questa stagione, oltre agli splendidi terzi tempi, tra i quali
il conclusivo a dir poco eccezionale, c’è sicuramente la grande crescita tecnica del gruppo e delle
individualità, delle mischie, delle touche e del gioco in sé, grazie all’ottimo lavoro di Coach Alessio
Murrazzani, che alla sua prima esperienza da allenatore ha saputo trasformare un gruppo eterogeneo
e poco organizzato in una squadra coesa, sapendo integrare i tanti giovani al loro debutto in prima
squadra, come Gino Fernando Giordani, Alexei Bostan, Luigi Pennino e Mirko Pomanti, facendoli
diventare giocatori su cui poter contare totalmente, come hanno dimostrato in queste ultime gare.
Una crescita per la quale si deve ringraziare anche la costanza e la presenza di senatori come i
gemelli Luca e Daniele Mené, dell’inossidabile Alessandro Gunnella, dei fratelli Fabio e Giuseppe
Carotti, che con Domenico e Francesco Rosati sono veri e propri pilastri della squadra e di giovani
come Antonello Paniconi, Mirko Gentile, Matteo Santori, Tullio Sebastiani e Gabriele Baiocchi,
insieme alle fondamentali ed impagabili prime linee abruzzesi Stefano Ciampa e Marco Pezzopane,
ai quali si deve la gran parte della solidità del pacchetto reatino.
Un ringraziamento particolare va al tallonatore partenopeo Riccardo D’Apice, che con Rieti ha
stabilito un legame che va ben oltre quello sportivo e a Marco Iegri, giocatore romano che ha dato
un importante contributo.
Ora inizia la fase delicata relativa alla costruzione della prossima stagione, nella quale, oltre a
superare i soliti problemi economici, sarà necessario per il movimento rugbistico reatino risolvere
i problemi legati alla limitata crescita del vivaio giovanile ed all’ottenimento della gestione del
campo Iacoboni, importante passo per la crescita di una società intorno alla quale gravitano almeno
50 giovani reatini e le loro famiglie, cercando di recuperare tutte quelle situazioni che negli ultimi
anni, sfruttando questo movimento per interessi politici o ritorni personali, hanno solo sottratto,
invece di dare qualcosa in più a questa splendida realtà.
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