Abbiamo sentito il centro polivalente che ci ha raccontato la sua particolare situazione alla fine di un’annata difficile
Sabato scorso, qualche ora prima della finale di Heineken Cup, il Racing Metro con una lettera aperta del presidente Jacky Lorenzetti pubblicata sul sito del club annunciava l’arrivo di 14 nuovi giocatori e la partenza di altri sei. Nomi importanti come Sexton, Roberts, Lydiate e O’Gara (che entrerà nel rinnovatissimo staff tecnico) che aprono le porte a una vera e propria rivoluzione per il club parigino. Tra i sei partenti ci sono anche i nomi di Lo Cicero e Dellapé ma non si fa cenno a quello di Mirco Bergamasco, pure lui in scadenza di contratto e al quale la società non ha proposto un rinnovo. In realtà tra giocatori che se ne vanno, quelli a fine carriera o a cui non è stato rinnovato il contratto si arriva a un totale di 19 atleti che faranno le valige. Senza contare la decina dello staff che partono per una trentina circa di cambiamenti.
Una circostanza curiosa su cui OnRugby ha voluto fare un po’ di luce contattando il diretto interessato: “E’ una situazione strana, figlia anche della particolare condizione contrattuale in cui mi trovavo, la rivoluzione al Racing non mi aiuta”, ci dice al telefono da Parigi Mirco Bergamasco, pienamente ristabilitosi dall’infortunio dello scorso novembre.
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Sì, ci sono stati. Sai in Francia è difficile per via della situazione contrattuale tutte le squadre sono alla ricerca dei JIFF (giocatori di formazione francese di cui i club dovranno predisporre del 55% dell’effettivo per la stagione prossima). Io purtroppo non lo sono per molteplici vicissitudini che non dipendono da me, ma questa é un’altra storia. Ho avuto contatti in Inghilterra ma vogliono giocatori che non abbiano impegni con la nazionale. Anche con le franchigie irlandesi, lì però c’è il limite molto stringente per gli stranieri. Ho parlato con Benetton Treviso e Zebre per un rientro in Italia soprattutto in vista del Mondiale del 2015. Mi sono infortunato con la Nazionale, la maglia azzurra quest’anno mi é mancata molto e un rientro in Italia mi permetterebbe di dimostrare, attraverso il club, la passione che ho per questa maglia. Ho ancora molto da dare e oggi la situazione non mi aiuta soprattutto quando a Treviso mi hanno detto che stanno diminuendo la rosa e alle Zebre invece mi hanno chiesto di fare una proposta. L’ho fatta ma non ho avuto contro proposte e ne sono sorpreso. Oggi aspetto ad un mese e mezzo dalla fine del mio contratto con il Racing.
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