Il club milanese annuncia cambi importanti nello staff tecnico. E non solo…
Achille Bertoncini e Rugby Grande Milano hanno percorso gli ultimi cinque anni insieme, in un’altalena che ha portato la “franchigia” milanese fino alla Serie A 1, prima della retrocessione dolorosa in Serie B. Con il terzo posto nel girone 1 di Serie B, si è chiuso un ciclo che darà il via a nuove esperienze: “Sono stati cinque anni molto positivi e belli, seppure non privi di problemi – dice Achille Bertoncini – Ho accettato la sfida, scendendo in Serie B, perché mi piaceva il progetto di crescita di RGM e mi affascinava poter lavorare sulla formazione dei giocatori”. Nel giro di un’estate, Bertoncini si è ritrovato in un mondo completamente diverso da quello del Super 10 e del Gran Parma, che si era arrampicato fino ai play off di Super 10 e alle Coppe Europee: “Ho trovato un gruppo di giocatori che si è messo a disposizione con grande impegno, anche se naturalmente all’inizio non è stato tutto semplice, perché molti dei ragazzi, giusto per fare un esempio, non avevano mai frequentato una palestra”.
In effetti, l’impatto dell’arrivo di Bertoncini è stato quasi uno shock un po’ per tutti, dirigenti compresi, che si sono ritrovati a confrontarsi con richieste differenti, rispetto tutte le esperienze precedenti, come quella di iniziare la preparazione estiva nel mese di luglio: “Quando ho detto che avremmo dovuto iniziare a lavorare a luglio, mi hanno detto che prima della fine di agosto non si sarebbe visto nessun giocatore.
All’inizio della terza stagione a luglio erano presenti 42 di loro. Credo che l’impegno, anche se stiamo parlando di dilettanti, dipenda molto dalla qualità della proposta”.
RGM si ritrova oggi con un patrimonio d’esperienza molto importante, con un’abitudine ad allenarsi con modelli mutuati dall’alto livello e naturalmente adattati alla realtà della categoria e degli impegni di giocatori che studiano e lavorano: “Credo che un allenatore vada giudicato anche per quello che lascia e spero di aver dato ai ragazzi e alla società qualcosa d’importante e di nuovo. Oggi, dopo questa esperienza che è stata positiva, di là dai risultati, sento la necessità di tornare a confrontarmi con l’alto livello. Ciò che mi è mancato, ad esempio, è il confronto con realtà più evolute. Ricordo sempre come un momento di grande crescita, l’esperienza che ho fatto con il Gran nelle coppe europee”.
L’eredità di Bertoncini a Rugby Grande Milano è stata presa da Gianluca Ragusi, che nell’ultimo anno ha affiancato l’allenatore di Piacenza alla guida della prima squadra. Ragusi si è inserito bene nella nuova realtà ed è pronto a prendere in mano la direzione tecnica dell’intero progetto. Per la prima squadra sarà affiancato da Mauro Vaghi. Nella prossima stagione RGM potrà avvalersi della consulenza e il know how di un dei centri di formazione più importanti di Francia, quello di Bourgoin, dove sono cresciuti nazionali francesi come Julien Bonnaire, Lionel Nallet, Sebastien Chabal, Olivier Milloud e Morgan Parra. Un altro
tassello importante per la crescita del club e per centrare il primo obiettivo di tornare in Serie A.
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