Nessuna bocciatura ma a Roma hanno qualcosa da ridire sul progetto di riqualificazione della struttura
Il Vigorelli da risistemare potrebbe divenmtare la nuova casa delle Zebre dal 2016, anno in cui dovrebbe riaprire i battenti in maniera definitiva dopo i lavori. Già, i lavori… che incontrano problemi ancora prima di iniziare come fa sapere una nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove si legge quanto segue:
“Il progetto per il recupero del Velodromo Vigorelli, vincitore del concorso bandito dal Comune di Milano in data 8 ottobre 2012 presenta alcuni punti di contrasto con le linee di indirizzo fornite dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, finalizzate a coniugare la trasformazione dell’impianto nel rispetto dei suoi caratteri storici, in quanto prevede: la completa demolizione della pista storica e quindi elemento essenziale per la permanenza dei valori storico-documentali rappresentati dall’edificio; la sostituzione di parti consistenti dei corpi che ospitano le tribune, gli spogliatoi e gli altri locali accessori. Sulla base di questi elementi, la Direzione Regionale della Lombardia ha scritto al Comune di Milano, precisando l’attuale regime vincolistico e gli obblighi autorizzativi nei confronti degli Uffici MIBAC. Il Velodromo è oggi tutelato ope legis, in quanto bene immobile di proprietà pubblica la cui esecuzione risale a oltre settant’anni, non ancora sottoposto al procedimento di verifica dell’interesse culturale”.
In pratica i lavori previsti dal progetto andrebbero a intaccare i “caratteri storici” dell’impianto. Quei caratteri di cui in pochissimi si sono però interessati negli ultimi anni…
Martedì pomeriggio è in programma un incontro tra le parti per trovare una soluzione. Il Ministero sottolinea che “non c’e’ alcun accenno a una bocciatura del progetto, bensì si fa riferimento alla necessità di verificare alcuni punti del piano di riqualificazione come da procedura ordinaria in caso di concorsi”.
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