Accademie federali U18: ecco quali sono le otto sedi

Torino, Milano, Mogliano, Prato, Roma, Catania, Remedello e una da definire in Campania

ph. Sebastiano Pessina

Il Consiglio Federale della FIR, riunitosi nel fine settimana a Torre Canne (Brindisi), ha  ufficializzato la nuova struttura di formazione giovanile d’alto livello del movimento italiano.

Come già deliberato nel corso di precedenti riunioni dell’organo di governo del movimento rugbistico nazionale, il progetto delle Accademie federali lanciato nel settembre 2006 con l’inaugurazione del centro di formazione d’alto livello “Ivan Francescato” di Tirrenia è stato fortemente implementato – al pari del progetto, legato a doppio filo, dei Centri di Formazione – per garantire una presenza capillare della FIR sull’intero territorio.

Il primo passo di quella che rappresenta una grande evoluzione nel percorso formativo dei giovani atleti di interesse arriva al termine di una lunga opera di verifica delle strutture e di identificazione dei tecnici e dei preparatori che saranno responsabili delle nuove Accademie federali U18 e dei Centri di formazione U16 presso i Club e porterà l’Accademia U19 “Ivan Francescato” a trasferirsi da Tirrenia  a Parma.

Di pari passo, la FIR ha disposto l’istituzione di otto accademie federali U18  che avranno sede a Torino, Milano, Remedello (BS), Mogliano Veneto (TV), Prato, Roma, Catania (rimane da definire la logistica della struttura per la Regione Campania) e di un progetto sperimentale di Accademia giornaliera a Rovigo.

Sono invece trentadue i Centri di Formazione U16 che prenderanno il via con l’inizio della stagione sportiva 2013/2014, ventitré dei quali avranno sede presso Club identificati dopo un attento processo di selezione e nove saranno aggregati alle Accademie U18.

Crediamo fortemente che questa nuova struttura – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – capace di coinvolgere attivamente le Società di tutto il territorio italiano nello sviluppo dell’alto livello giovanile, possa rappresentare un ideale percorso formativo che sia funzionale all’innalzamento della qualità degli atleti per la Nazionale, il RaboDirect PRO12 ed i campionati, con ricadute positive per l’intero movimento”.

Con i Centri di Formazione, dove la FIR opererà in collaborazione con i Club identificati integrandone gli staff con un tecnico ed un preparatore, saremo in grado ogni anno di contribuire ad instillare la cultura della formazione in circa mille ragazzi in totale ed al tempo stesso daremo modo ai Club di sviluppare una sempre più efficace struttura di formazione al proprio interno. Ho sempre sottolineato la centralità dei Club nella quotidianità della FIR e con i Centri di Formazione U16 la Federazione lavorerà nelle Società, per le Società e con le Società

Si alleneranno presso i Centri di Formazione, oltre agli atleti del Club stesso, gli atleti delle Società appartenenti all’area di riferimento del CdF: i giocatori parteciperanno regolarmente all’attività agonistica del proprio Club di appartenenza e, al tempo stesso, saranno impegnati in un Campionato dei Centri di Formazione che si svolgerà parallelamente.

Ogni anno, dei circa mille giocatori coinvolti nei Centri di Formazione, i migliori 130/140 tra gli atleti al secondo anno di frequentazione del Centro verranno invitati ad entrare nelle nove Accademie U18, dove resteranno per due stagioni e dove la formazione umana e quella sportiva andranno di pari passo e saranno sotto la responsabilità diretta di FIR.

La formazione scolastica è un aspetto fondamentale nella costruzione dell’atleta di alto livello – ha dichiarato il Presidente Gavazzi – ed è nostro dovere garantire un percorso scolastico adeguato ai giovani che entreranno a far parte delle Accademie federali. E’ doveroso e responsabile, da parte nostra, far capire che non tutti questi giocatori raggiungeranno la Nazionale o il più alto livello. Per questo motivo dobbiamo dare a questi giovani ed ai genitori che ce li affidano la garanzia che il percorso scolastico sarà simile, in tutto e per tutto, a quello che vivrebbero rimanendo in famiglia: tutti i ragazzi frequenteranno scuole statali, sia per le Accademie U18 che per la struttura nazionale di Parma”.

Le Accademie U18 saranno impegnate, nel corso della stagione, in uno speciale torneo a loro riservato e che rappresenterà un fondamentale momento di verifica del lavoro svolto. Gli atleti coinvolti, al tempo stesso, continueranno regolarmente a partecipare con le rispettive Società di appartenenza al Campionato Under 18.

Il percorso verso l’alto livello proseguirà con l’identificazione, tra i giocatori frequentanti il secondo anno delle Accademie U18, dei giocatori da inserire nell’Accademia Nazionale di Parma per la loro ultima stagione di sviluppo: “A Parma – ha detto il Presidente Gavazzi – si finalizzerà la prima parte della formazione del giocatore d’elite dal punto di vista tecnico e fisico e dell’uomo, dal punto di vista scolastico, con il conseguimento del diploma superiore. Sarà la conclusione di un percorso umano e sportivo sviluppato da FIR con il coinvolgimento della base, e l’inizio di una carriera sportiva di alto livello che avrà nell’approdo nel Campionato d’Eccellenza e nel possibile coinvolgimento con l’Italia Emergenti il naturale proseguimento del processo formativo”.

Dobbiamo essere consapevoli – ha concluso il Presidente federale –  che non tutto andrà da subito come ci aspettiamo e che sarà necessario intervenire per apportare delle migliorie ma non abbiamo dubbi circa i principii che sono alla base dell’intero progetto: interazione diretta tra FIR e Società, pianificazione della crescita del giocatore a lungo termine, centralità della formazione umana, incremento della cultura della formazione per tutto il movimento. E’ un progetto che non darà solo atleti migliori alla nostra Nazionale, ma che avrà una ricaduta benefica su tutto il rugby italiano. Questo è l’aspetto fondamentale”.

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